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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lavoro

Crolla l'export agroalimentare Ue ma il surplus resta comunque positivo

Secondo i dati della Commissione le esportazioni sono calate dell'11 per cento ma le importazioni del 16, mantenendo quindi comunque un vantaggio di 4,4 miliardi di euro

Nel gennaio 2021 le esportazioni agroalimentari dell'Unione europea sono diminuite dell'11 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno, raggiungendo un valore totale di 13,5 miliardi di euro. Allo stesso tempo però le importazioni hanno raggiunto un valore di 9,1 miliardi di euro, il 16 in meno rispetto a gennaio 2020, calo che arriva dopo un periodo più lungo di continuo aumento delle esportazioni. Per questo quindi il surplus commerciale per il mese è pari a 4,4 miliardi di euro, un aumento del 3,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sono tra i principali risultati delineati nel rapporto commerciale mensile per gennaio 2021, pubblicato dalla Commissione.

Secondo i dati le esportazioni europee nel Regno Unito sono diminuite di valore di 792 milioni di euro rispetto a gennaio 2020. Sono state registrate anche diminuzioni nei valori delle esportazioni verso gli Stati Uniti (un calo di 254 milioni di euro), la Russia (un calo di 110 milioni di euro), il Giappone (un calo di di 66 milioni di euro) e l'Arabia Saudita (in calo di 62 milioni di euro). D'altra parte, il valore delle esportazioni verso la Cina è aumentato di 146 milioni di euro, trainato dalla crescente domanda di carne suina e cereali grossolani, nonché di oli di colza e girasole. In aumento i valori delle esportazioni anche verso Cile (+29 milioni di euro), Pakistan (+24 milioni di euro) e Norvegia (+24 milioni di euro).

Le importazioni di prodotti agroalimentari dal Regno Unito sono pure diminuite di 874 milioni di euro rispetto a gennaio 2020. Ulteriori cali si sono registrati nei valori delle importazioni dall'Argentina (in calo di 126 milioni di euro), dagli Stati Uniti (meno di 88 milioni di euro) e dall'Indonesia (in calo di 83 milioni di euro). Tuttavia, i valori sono aumentati per le importazioni dalla Malaysia (di 25 milioni di euro), dall'India (21 milioni di euro), dal Brasile (14 milioni di euro) e dalla Nigeria (13 milioni di euro). In termini di categorie il valore delle esportazioni di cibo per animali è cresciuto di 17 milioni di euro, con aumenti registrati anche per gli oli di colza e di girasole (in aumento di 15 milioni di euro), agrumi (in aumento di 11 milioni di euro), residui di produzione degli oli (in aumento 8 milioni di euro) e pasta e polvere di cacao (in aumento di 7 milioni di euro).

Sempre nel primo mese di quest'anno si è registrato un calo delle esportazioni di categorie di prodotti come vino (in calo di 188 milioni di euro), alimenti per l'infanzia (in calo di 142 milioni di euro), preparati di frutta e verdura (in calo di 89 milioni di euro) e cioccolato e dolciumi (in calo di 79 euro milioni). Per quanto riguarda i valori delle importazioni, le maggiori diminuzioni si sono registrate per la frutta tropicale (un calo di 270 milioni di euro), l'olio di palma e di palmisti (un calo di 129 milioni di euro) e gli alcolici e i liquori (un calo di 102 milioni di euro), mentre gli aumenti più elevati sono stati registrati per i semi di soia (un aumento di 139 milioni di euro) e gli oli di colza e di girasole (una crescita di 36 milioni di euro).

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