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Martedì, 16 Aprile 2024
Lavoro

Dall'Eurocamera ok a 1,2 miliardi per l'agricoltura italiana nel 2021

Via libera al pacchetto di aiuti per far fronte alla crisi del coronavirus nell'Ue. Di questi, il 12% dovrebbe andare al Belpaese. Adesso occorrerà l'intesa con la Commissione e gli Stati membri

Circa 2,6 miliardi di anticipo erano già previsti "dall’accordo sul bilancio Ue". Ai quali, se Commissione e il Consiglio degli Stati membri daranno il loro consenso, potrebbero aggiungersi altri 8 miliardi di risorse fresche per l'agricoltura e già pronte per l'inizio del 2021. Per l'Italia, si tratterebbe di un assegno da 1,2 miliardi. E' quanto ha stabilito la commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che ha dato il via libera a un pacchetto di aiuti per il settore per far fronte alla crisi determinata dalla pandemia di coronavirus. 

"Questi fondi dovranno rappresentare uno stimolo economico verso un’agricoltura più resiliente, sostenibile e digitale, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo”, afferma l'eurodeputato Paolo De Castro (Pd), che saluta come un successo il voto della commissione Agricoltura: nella proposta della Commissione Ue, spiega De Castro, questi fondi "dovevano essere subordinati all'entrata in vigore della riforma della Pac nel 2023", cosa che avrebbe spostato di non poco la loro erogazione. 

Per l’eurodeputato Pd “questa decisione tempestiva - approvata con 46 voti favorevoli e solo 2 astensioni - costituirà la base del nostro mandato negoziale e ci consentirà di avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali con la Commissione e il Consiglio. Siamo particolarmente orgogliosi che i fondi siano destinati ad aumentare la resilienza, la sostenibilità e la digitalizzazione del settore, e non solo a finanziare il business as usual”. Infatti, almeno il 37% delle risorse aggiuntive sarà indirizzato a pratiche a favore dell’ambiente, mentre almeno il 55% dei fondi dovrà incentivare gli investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle zone rurali attraverso il sostegno ad agricoltura di precisione, digitalizzazione e modernizzazione dei macchinari, migliori condizioni di sicurezza sul lavoro, giovani agricoltori, filiere corte e mercati locali, energie rinnovabili ed economia circolare.

“Siamo orgogliosi - conclude De Castro - di aver spinto l'Unione a mostrare concreta solidarietà a uno dei settori che, anche nei giorni più bui della pandemia, non si è mai tirato indietro dalle proprie responsabilità e doveri verso i cittadini dell'Ue".

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