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Sabato, 20 Aprile 2024
Lavoro

L'Ue stanzia 6,1 miliardi per la pesca e punta alla sostenibilità. Ma i Verdi europei votano contro

L'Eurocamera dà il via definitivo al Feampa, il pacchetto di finanziamenti e misure per il 2021-2027. Per la maggioranza, tra cui i deputati di Pd e Lega, servirà a proteggere le istanze del settore e la biodiversità. Ma per gli ecologisti è un regalo alle lobby dei grandi pescherecci che alimentano "lo svuotamento dei nostri mari"

Si chiama Feampa, una "a" finale in più rispetto al nome precedente che sta per acquacoltura. Anche se, almeno nella presentazione che ne fanno le istituzioni europee, governi compresi, la "a" potrebbe indicare la parola "ambiente". Perché il nuovo Fondo per la pesca 2021-2027, varato oggi in via definitiva dall'Eurocamera, punta a "sostenere l’economia blu, a proteggere la biodiversità e a promuovere la governance internazionale degli oceani".Tutti buoni propositi, che però non hanno convinto gli ambientalisti, con i Verdi europei che hanno votato contro il testo. 

Il Feampa stanzierà 6,1 miliardi per i settori della pesca e dell'acquacoltura, quest'ultimo sempre più centrale nella strategia per la Blue Economy della Commissione Ue. Il regolamento del fondo, si legge in una nota del Parlamento europeo, mira a rendere tali settori "più competitivi", a "sviluppare un'economia blu sostenibile", a promuovere "nuovi mercati e tecnologie, oltre a proteggere e ripristinare la biodiversità". Almeno il 15% degli stanziamenti nazionali, scrive l'Eurocamera, "dovrà essere speso in azioni per favorire il controllo della pesca e la raccolta di dati per contrastare la pesca illegale e non regolamentata". Mentre non sono stati fissati target specifici per i piccoli pescatori, che lamentano da tempo di essere stati abbandonati dall'Ue a favore dei grandi pescherecci: "Gli Stati membri dovranno prendere in considerazione le esigenze della piccola pesca costiera e precisare le misure che intendono adottare per aiutarla a svilupparsi", si limita a dire il testo approvato.

E proprio qui sta la ragione dell'opposizione dei Verdi europei. "Il nuovo fondo europeo per la pesca, il Feampa, ha di nuovo solo il nome - attacca l'esponente dei Greens a Strasburgo, Rosa D'Amato - Nella sostanza, nonostante gli sforzi che abbiamo profuso al Parlamento Ue, il regolamento definitivo approvato a Strasburgo è un cedimento alle pressioni dei grandi pescherecci, imprese già redditizie che rischiano di contribuire ulteriormente allo svuotamento dei nostri mari e che ancora una volta potranno accaparrarsi la stragrande maggioranza delle risorse. E questo a discapito della piccola pesca artigianale (tra l’altro il segmento più sostenibile per sua natura) e della biodiversità". D'Amato lamenta la mancata approvazione di una serie di misure concordate nella prima versione del Feampa votata dal Parlamento, e poi tagliate nei negoziati con gli Stati membri. "Le proposte che avevamo avanzato (finanziamenti rivolti solo ai piccoli pescherecci di lunghezza fino a 12 metri, la stesura di un piano per lo sviluppo della piccola pesca costiera, il 25% dei fondi per la tutela della biodiversità, solo per citarne alcune) sono state per lo più cassate quando in gioco sono entrati i governi nazionali, compreso quello italiano", attacca, puntando il dito contro il ministro Patuanelli.

Difendono il testo, invece, il Pd e la Lega. "Grazie al sostegno finanziario garantito dal nuovo Fondo - dice il dem Pietro Bartolo - sarà possibile affrontare in maniera adeguata alcune delle problematiche più gravi e strutturali del nostro settore ittico, come la necessità di investimenti volti a migliorare l'efficienza energetica, la sicurezza e le condizioni di lavoro dei pescherecci dell'Ue, promuovendo dunque condizioni di lavoro sicure e dignitose per i nostri pescatori". 

Soddisfatta anche la leghista Rosanna Conte, capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca all'Eurocamera: "Reputo che questo sia un regolamento bilanciato tra le istanze ambientali difese dalla Commissione e quelle sociali ed economiche a cuore della Lega. Nel compromesso finale vengono valorizzate le esigenze dei piccoli operatori e delle Pmi, grazie anche alla difesa da parte nostra delle prerogative dei nostri pescatori. merito del grande lavoro che abbiamo fatto in commissione". Conte cita alcune misure, come "le compensazioni e un’estensione del periodo di supporto in caso di arresto temporaneo, raddoppiato da 6 a 12 mesi", gli investimenti "che portano al potenziamento della capacità per i pescherecci fino a 24 metri e di età superiore a 10 anni, permettendo così di rinnovare le imbarcazioni purché non sia aumentata la capacità di pesca totale". Bene per l'eurodeputata della Lega anche i sostegni per i giovani pescatori under 41, che "potranno acquistare piccoli pescherecci con un contributo del 40%" e "l’esclusione dai finanziamenti solo per quegli operatori che hanno commesso gravi infrazioni alle norme Ue". Il Carroccio rivendica anche l'ok a "strumenti assicurativi e finanziari ad hoc per far fronte ai rischi economici e ambientali crescenti del settore, e un supporto specifico in caso di eventi eccezionali che portano a perturbazione dei mercati".

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