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Sabato, 20 Aprile 2024
Lavoro

Grana e Parmigiano uniscono le forze contro il Nutriscore: "Non è educativo per il consumatore"

I consorzi di tutela dei due formaggi annunciano che rifiuteranno di adottare l'etichetta a semaforo, considerata penalizzante per i loro prodotti. Plauso di Lega e Pd

I Consorzi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano per la prima volta si sono riuniti in un Cda congiunto per dire no al sistema Nutriscore nel rispetto di uno dei compiti importanti a loro assegnati: "adottare misure per la valorizzazione dei prodotti e, se necessario, adottare provvedimenti volti a impedire o contrastare misure che sono o rischiano di essere svalorizzanti per l'immagine dei prodotti".

"Pertanto, in tutti i casi in cui venisse richiesto ad un operatore della filiera, su base volontaria del compratore, di modificare l'etichettatura del prodotto Dop inserendo l'etichetta a semaforo o sistemi equivalenti che non abbiano riguardo alle quantità effettive di Parmigiano Reggiano / Grana Padano consumate nella pratica e che non forniscano alcuna indicazione riguardo alle quantità corrette nel contesto di una dieta sana ed equilibrata, il Consorzio non potrà che respingere la richiesta di autorizzazione della corrispondente etichetta", si legge in una nota congiunta in cui si argomenta che "il sistema Nutriscore, in quanto basato su una informazione generica e certamente non educativa per il consumatore, tradisca in realtà il fine ultimo che si prefiggeva, ovvero garantire scelte salutari, bilanciate e corrette dal punto di vista nutrizionale e salutistico".

Il consumo reale dei prodotti si lega su quantità assolute che non corrispondono alla quantità posta alla base dell'algoritmo. Inoltre, i sistemi in questione non tengono in alcun conto l'equilibrio fra i diversi alimenti nella dieta, né le caratteristiche organolettiche complessive del prodotto stesso. In particolare, i formaggi vengono penalizzati per la presenza dei grassi, trascurando il fatto che i formaggi apportano molti nutrienti strategici: calcio, acidi grassi funzionali, vitamine liposolubili, aminoacidi essenziali, cioè elementi preziosi per un'alimentazione sana, bilanciata ed equilibrata.

Il fronte comune dei due formaggi italiani più venduti all'estero ha trovato il plauso di Pd e Lega. "Oggi è una giornata decisamente importante per la difesa dei prodotti agroalimentari italiani, in particolare Dop e Igp, e dei consumatori - dice Paolo De Castro, eurodeputato del Pd - Il nostro auspicio è che a seguito di questa netta e decisa presa di posizione altre filiere produttive possano presto schierarsi e prendere analoghe iniziative che possano arrivare a bloccare l'adozione di sistemi di etichettatura fronte pacco a semaforo; sistemi che non informano correttamente i consumatori su ciò che realmente assumono quotidianamente in termini di calorie, grassi, grassi insaturi, sale e altri fattori, ma li condizionano con una semplicistica e fuorviante classificazione dei prodotti basata su colori e lettere dell'alfabeto", conclude. 

"La presa di posizione dei consorzi, che si aggiunge alla contrarietà espressa anche da esponenti del Governo italiano, conferma la bontà della nostra battaglia - dicono in una nota gli eurodeputati della Lega - Serve un fronte comune contro un sistema che andrebbe a colpire le nostre imprese, i nostri lavoratori, ma anche i consumatori stessi. Ci aspettiamo un no al Nutriscore, senza se e senza ma, da parte di tutte le forze politiche, riaffermando che l’interesse del Paese è tutelare non solo le denominazioni di origine, ma tutto l’agroalimentare italiano, patrimonio di qualità incompatibile con la logica del sistema a semaforo: c’è in gioco il futuro delle eccellenze italiane”.

Il Nutriscore è una delle proposte in campo a Bruxelles per creare un'etichettatura comune in tutta l'Ue per i prodotti alimentari in modo da favorire diete più salutari: prevede una scala di colori, dal verde al rosso, in base al contenuto di proteine, grassi e zuccheri dei diversi alimenti, senza distinzioni sui consumi effettivi giornalieri. L'Italia ha già presentato una sua proposta, il Nutrinfom, che invece tiene in considerazione l'apporto che i singoli alimenti portano alle diete e noni loro valori nutrizionali assoluti. Un metodo che "salverebbe" da contraccolpi economici prodotti proprio come Grana e Parmigiano.
 

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