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Martedì, 23 Aprile 2024
Lavoro

Da Ue ok ad anticipo di 1,2 miliardi per gli agricoltori italiani

Il Parlamento europeo e il Consiglio degli Stati membri hanno raggiunto un'intesa per sbloccare a partire dal 2021 8 miliardi del Recovery fund, che si aggiungono a un anticipo di 2,6 miliardi del Fondo per lo sviluppo rurale

Un anticipo da 8 miliardi di euro da investire subito nell'agricoltura per aiutarla a tirarsi fuori dalla crisi del Covid-19. E' quanto hanno stabilito Parlamento europeo e Consiglio degli Stati membri, che hanno raggiunto un accordo a Bruxelles sull'anticipo delle risorse del Next Generation Eu (uno dei pilastri del Recivery fund) per lo sviluppo rurale. Risorse che si aggiungono ai 2,6 miliardi già resi disponibili el 2021 e 2022 nel quadro del Fondo per lo sviluppo rurale. 

“A fronte delle difficoltà senza precedenti affrontate dal settore agricolo e agroalimentare - spiega Paolo De Castro, eurodeputato del Pd che ha guidato il team del Parlamento nei negoziati con il Consiglio - l'Unione europea mette a disposizione un pacchetto totale di sostegno alla ripresa di oltre 10 miliardi, con una quota nazionale per l’Italia pari a circa 1,22 miliardi. Si tratta però solo di un punto di partenza, in quanto questi fondi potranno essere co-finanziati con ulteriori risorse nazionali, moltiplicandoli fino a 5 volte nel caso in cui gli Stati membri lo vogliano".

De Castro sottolinea che almeno il 55% di questi fondi "dovrà supportare giovani e piccoli agricoltori, e soprattutto investimenti che promuovano lo sviluppo sociale ed economico delle aree rurali, tramite l’agricoltura di precisione, la digitalizzazione e la modernizzazione dei macchinari, il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro, la promozione di filiere corte e mercati locali, lo sviluppo di energie rinnovabili, economia circolare e bio-economia, l'accesso alla banda larga". Per tutti questi investimenti, agricoltori e operatori agro-alimentari potranno essere supportati al 75% delle spese sostenute, rispetto al 40% attuale. In più, abbiamo innalzato il livello massimo di aiuto al primo insediamento dei giovani agricoltori dagli attuali 70mila, fino a 100mila euro".
 

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