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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lavoro

Da Ue ok a obbligo telecamere nei pescherecci in 'black list'. Lega: "No al Grande Fratello"

Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento Controlli, che prevede l'installazione dei sistemi Cctv a bordo delle imbarcazioni che commettono due o più infrazioni gravi e su quelle sopra i 12 metri a rischio 'non conformità'. Il Carroccio e l'organizzazione di categoria europea Europeche protestano

Stretta sui furbetti o "Grande Fratello" che viola la privacy dei lavoratori? Il nuovo regolamento europeo sul sistema di controllo della pesca, approvato in via provvisoria del Parlamento in attesa dei negoziati con Commissione e Stati membri, ha già fatto alzare il tono delle polemiche a Bruxelles e tra le organizzazioni di categoria. A dividere è soprattutto l'introduzione dell'obbligo di installare le telecamere a circuito chiuso Cctv a bordo di alcuni pescherecci, per la precisione quelli che già hanno commesso almeno 2 infrazioni gravi e quelli di grandezza sopra i 12 metri considerati "a grave rischio non conformità" secondo la classificazione dell'Efca. Un obbligo sostenuto da Pd, M5s e Verdi europei, ma duramente osteggiato dalla lobby Ue dei pescatori Europeche e dalla Lega.

Le telecamere a bordo

“Gli eurodeputati accetterebbero di installare sistemi Cctv nei propri uffici per garantire che il denaro dei contribuenti sia ben gestito e speso, e per garantire che nessuno violi la legge nelle loro attività quotidiane? Crediamo che la risposta sia no. Perché allora i pescatori, che in realtà detengono un eccellente record di conformità alle norme, devono farlo? Non possiamo che sentirci perseguitati e criminalizzati da un'Europa che applica costantemente una presunzione di colpa basata sulla sfiducia nei confronti del settore", è il duro attacco di Daniel Voces, direttore di Europeche. Gli fa eco Rosanna Conte, deputata della Lega e capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca a Bruxelles: "Si verrà a creare un vero e proprio 'Grande Fratello' - dice - Ma non solo: il testo prevede norme più severe anche per il giornale di pesca elettronico e il Vessel Monitoring System; e invece di rendere più proporzionate le sanzioni amministrative, si prevede un inasprimento, con sanzioni penali", conclude la parlamentare del Carroccio.

Di diverso avviso i Verdi europei: "La verità è che l’installazione delle telecamere a bordo sarà finanziata interamente dal Feampa e sarà obbligatoria solo per le imbarcazioni che hanno commesso almeno due gravi infrazioni e per i grandi pescherecci che sono a grave rischio di non conformità", dice Rosa D'Amato, deputata dei Greens. Secondo quanto spiega il Parlamento europeo in una nota ufficiale, l'obbligo della videosorveglianza per i pescherecci sopra i 12 metri riguarderà una "percentuale minima" di questo tipo di flotte. Il rischio di "non conformità" viene stabilito a livello europeo dall'Efca, l'agenzia Ue per i controlli nel settore della pesca. Inoltre, aggiunge il Parlamento, è prevista anche la possibilità di offrire incentivi "come l'assegnazione di quote aggiuntive o la rimozione dei punti di infrazione" a quei pescherecci che sono disposti ad adottare le telecamera a bordo su base volontaria.

Gli altri punti

Tra gli altri punti approvati dal Parlamento c'è la creazione di un "registro dell'Unione europea" sulle infrazioni, per centralizzare le informazioni di tutti i Paesi UE, e di un "apposito sistema sanzionatorio in caso di inottemperanza" per le infrazioni commesse da chi svolga pesca ricreativa. "In linea con la strategia Ue Farm-to-Fork - continua la nota - il Parlamento europeo chiede che l'origine dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura sia tracciabile lungo tutta la catena alimentare, compresi i prodotti lavorati e importati. Devono essere resi disponibili i dati sulle specie di pesce, il luogo, la data e l'ora in cui è stato pescato e il tipo di attrezzatura utilizzata". 

In linea con la strategia Ue per ridurre i rifiuti marini, il Parlamento "concorda che tutte le navi dovrebbero essere obbligate a informare le autorità nazionali in caso di perdita degli attrezzi da pesca ed essere in possesso a bordo delle attrezzature necessarie per poterli recuperare. Come misura necessaria per migliorare la sicurezza marittima, tutte le navi dovrebbero essere dotate di un dispositivo di geolocalizzazione che permetta loro di essere localizzate e identificate automaticamente".

Infine, il Parlamento propone di aumentare il margine di errore accettato (margine di tolleranza) relativo al peso di alcune specie stimato a bordo dai pescatori a bordo. Misura contestata dagli ambientalisti: "In questo modo, il Regolamento apre la porta al rischio che si perda traccia di grandi quantità di pescato, causando grossi danni all’ambiente e favorendo la competitività della grande flotta, a danno dei piccoli pescatori”, dice l’eurodeputata D’Amato.


 

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