Riforma difficile, la Commissione vuole prorogare l’attuale Pac al 2023
Le discussioni sulla Politica agricola comune per il periodo 2021-2027 in fase di stallo, l’esecutivo comunitario si prepara all'eventualità di un mancato accordo
Le discussioni sulla riforma della Politica agricola comune vanno a rilento e per questo la Commissione europea è pronta a correre ai ripari. I servizi dell’esecutivo comunitario sono al lavoro presentare in tempi brevi una proposta di regolamento per prorogare l'attuale Pac di altri due anni, fino al 2023 in assenza di un accordo sulla programmazione per il periodo 2021-2027. Secondo quanto riportato da Radiocor Plus che cita fonti comunitarie, la proroga di due anni sarebbe necessaria tenuto conto delle scadenze istituzionali fissate nel 2019, quando oltre al rinnovo del Parlamento europeo a fine anno si insedierà la nuova Commissione.
I negoziati sul bilancio
Le prospettive della riforma Pac sono strettamente legate con l'esito del negoziato in corso sul quadro finanziario dell'Unione europea per il periodo 2021-2027, che riguarda anche l'ammontare dei fondi da assegnare nei prossimi anni al bilancio agricolo. La Commissione ha proposto una riduzione delle risorse per l'agricoltura che, in termini reali, si attesta all'8% per gli aiuti diretti e la gestione dei mercati. le riduzioni nel Bilancio ue sono legate anche all'uscita del regno Unito dall'Unione. Per i programmi di sviluppo rurale, la riduzione sale al 23 per cento. L'auspicio della Commissione è che possa essere comunque raggiunta un'intesa in seno al Consiglio prima delle elezioni, a fine maggio 2019, per il rinnovo del Parlamento europeo. I ministri dell'Agricoltura intanto sono chiamati ad approvare il cosiddetto 'orientamento generale' per l'avvio del 'trilogo' con la rinnovata assemblea parlamentare in vista dell'eventuale intesa finale sulla riforma della Pac post 2020.
Intesa ancora possibile
In più occasioni il commissario Phil Hogan ha ribadito che un'intesa è ancora possibile durante il semestre di presidenza rumena del Consiglio, che inizierà l'1 gennaio prossimo. Anche il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, nel recente discorso sullo stato dell'Unione, ha auspicato un accordo sul bilancio tra i capi di Stato e di governo in occasione del vertice in programma il 9 maggio 2019, in Romania.