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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Alcuni antibiotici saranno vietati per la cura degli animali: sono pericolosi per la salute umana

L'Agenzia europea per i medicinali ha individuato quelli che contribuiscono alla resistenza antimicrobica. Spesso gli allevatori ne abusano per far crescere il bestiame o aumentarne la resa

L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha pubblicato un parere scientifico fondamentale nella lotta contro la resistenza antimicrobica (Amr). Contiene le raccomandazioni degli esperti su quali antimicrobici devono essere riservati esclusivamente al trattamento delle infezioni nelle persone, poiché l'uso di antimicrobici negli animali contribuisce allo sviluppo dell'Amr. Gli antimicrobici, alla cui famiglia appartengono anche gli antibiotici, sono sostanze usate per eliminare microrganismi o per interromperne la crescita e la proliferazione. Sono comunemente usati in medicina umana e veterinaria per curare un ampio ventaglio di malattie infettive.

Come sottolinea l'Ema, “la resistenza agli antimicrobici (AMR) è la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici”, precisando che “l’uso scorretto o l’abuso di antibiotici sono considerati le cause della crescita e della diffusione di microorganismi resistenti alla loro azione, con conseguente perdita di efficacia delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica”. Nel caso in cui la resistenza antimicrobica insorge in batteri presenti negli animali e nei cibi, può persino compromettere l’efficacia delle terapie delle malattie infettive nell’uomo. Questi prodotti sono di frequente utilizzati negli allevamenti nella cura o nella prevenzione di malattie di animali destinati alla produzione di alimenti (carne, insaccati, etc.).

Ancora più problematica la questione della contaminazione incrociata dei mangimi, che può verificarsi durante la produzione, la lavorazione, lo stoccaggio o il trasporto dei mangimi “quando le stesse attrezzature di produzione e lavorazione, anche per la miscelazione mobile, gli impianti di stoccaggio o i mezzi di trasporto sono utilizzati per mangimi con componenti diversi”. Per contrastare l'impatto dei medicinali antimicrobici sulla salute umana, già nel nuovo regolamento sui medicinali veterinari è si stabilisce che non devono essere utilizzati negli animali per promuovere la crescita o per aumentare la resa. Questa analisi su base scientifica, la prima del suo genere al mondo, ha valutato sistematicamente tutti i tipi di antimicrobici, aprendo la strada alla prossima adozione di una legislazione che elenca gli antimicrobici che saranno riservati all'uomo e, di conseguenza, esclusi nella cura degli animali.

Il parere dell'Ema arriva su richiesta della Commissione ed è stato messo insieme da un gruppo di esperti di spicco che comprende medici, microbiologi e veterinari. È già stato approvato dal Comitato per i medicinali veterinari (Cvmp) dell'Agenzia, composto da rappresentanti delle autorità competenti degli Stati membri. Le discussioni con gli Stati membri sull'adozione tempestiva dell'elenco degli antimicrobici inizieranno presto. A questo lavoro contribuiscono anche l'Agenzia europea per la sicurezza degli alimenti (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

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