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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

“Per dimagrire la colazione va fatta dopo le 11 del mattino”

Un esperto di nutrizione inglese sostiene che aiuterebbe a mantenersi in salute grazie a un miglior funzionamento dei microbi che bruciano cibo. Soluzione utile per le persone che cenano tardi

Gli esperti inglesi continuano a suggerire 14 ore di digiuno per tenersi in forma e aiutare il metabolismo a perdere peso. Stavolta la formula magica prevede di consumare la colazione a partire dalle 11 e l'ha ideata l'esperto di nutrizione Tim Spector, professore di epidemiologia genetica al King's College di Londra. Lo studioso suggerisce di aspettare qualche ora prima di mangiare dopo il risveglio, dato che la maggior parte delle persone oggi cena molto più tardi rispetto alle generazioni precedenti. L'ultimo pasto coincide spesso con le ore 21.

"Se fate una colazione più tardi, avrete dei benefici” ha dichiarato Spector al pubblico del Cheltenham Science Festival, proseguendo: "Penso che dobbiamo ripensare a tutte le cose che ci hanno detto essere malsane, perché ci sono così tante nuove scoperte scientifiche". Dopo la conferenza, ha aggiunto confrontandosi con la stampa: "Ci sono ancora persone, soprattutto nel nord dell'Inghilterra, che mangiano prima, ma in generale ci siamo spostati verso le abitudini alimentari continentali cenando molto più tardi come fanno le persone in Spagna e in Italia”.

La soluzione formulata da Spector è di far slittare il primo pasto della giornata. "C'è un semplice cambiamento che si può fare spostando la colazione dalle 8 alle 11 del mattino, che in realtà è più efficace delle diete a digiuno più alla moda come la 5:2", ha detto al Telegraph l'epidemiologo, riferendosi ad un'altra formula del digiuno intermittente. Quest'ultima è una tecnica di dieta popolare basata sulla forte restrizione calorica da attuare per 2 giorni a settimana. Nel corso della conferenza si è discusso molto sulla sua efficacia e sul momento della giornata in cui una persona dovrebbe pasteggiare e quando è opportuno smettere.

Nelle scorse settimane in Gran Bretagna si era parlato di un'altra formulazione del digiuno a intermittenza che suggeriva invece di smettere di mangiare intorno alle 15, ritenendolo un comportamento più efficace rispetto all'assunzione di cibo fino a sera. Il risultato presentato dagli studiosi vantava una perdita di tre chili in più nell'arco di cinque settimane. Lo stile di vita contemporaneo rende però questo regime alimentare particolarmente difficile, se non impossibile, tenuto conto dei lunghi orari di lavoro e di abitudini che fanno slittare alla tarda sera l'ultimo pasto. Da questa consapevolezza nasce il “compromesso” elaborato dal professor Spector, in una formula che ritarda la colazione trasformandola in una sorta di brunch anziché nel consumo di un pasto alle prime luci dell'alba.

"Digiunare per 14 ore al giorno, fare colazione più tardi, ma mangiare in generale la stessa quantità è più facile da raggiungere a lungo termine", ha detto, precisando: “Funziona perché i microbi del nostro intestino hanno un ritmo circadiano come noi e hanno bisogno di un periodo di riposo". Questo regime potrebbe aiutare le persone a perdere da 4 a 11 chili di peso nell'arco di diversi mesi, grazie alla maggiore efficienza dei microbi nel bruciare il cibo. Per l'esperto anche le persone che in genere si svegliano affamate o che temono una colazione tardiva probabilmente si adatteranno in modo rapido a una nuova routine.

Spector è il co-creatore di un'applicazione denominata Zoe, utilizzata per monitorare Covid nella comunità, che al tempo stesso ispeziona anche i batteri intestinali di una persona per scoprire quali alimenti e diete potrebbero funzionare meglio. Lo studioso ha approfondito questi aspetti di diete differenziate nel suo libro “Spoon-Fed: Perché quasi tutto ciò che ci è stato detto sul cibo è sbagliato”, notando come alcune persone ingrassano se fanno colazione con pasti mattutini che si rivelano insidiosi per il loro girovita. "Dai nostri studi sappiamo che ognuno di noi è diverso e che alcune persone rispondono in modo diverso a colazioni ricche di carboidrati o di grassi, quindi è importante capire anche questo" ha concluso il medico.

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