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Martedì, 16 Aprile 2024
Rischi per la salute

I cibi troppo salati aumentano lo stress. Ecco come

Incrementano del 75% i livelli di un ormone che regola la pressione sanguigna. Maggiori anche i rischi di infarto, ictus e demenza vascolare

Non solo le bollette di luce e gas, che con la crisi stanno arrivando alle stelle creando non poche preoccupazioni nelle famiglie. Ad aumentare i livelli di stress contribuiscono anche i cibi che contengono troppo sale. Gli scienziati hanno scoperto che una dieta in cui questo ingrediente è troppo presente aumenta i livelli di un ormone dello stress del 75%. Per gli adulti l'assunzione raccomandata di questo ingrediente è inferiore a sei grammi al giorno, ma la maggior parte delle persone ne consuma regolarmente circa nove grammi.

Una grossa quantità non viene 'regolata' direttamente dai consumatori, ma è già contenuta negli alimenti, in particolare salumi, cibi industriali e piatti pronti. L'eccesso di questo ingrediente, che dona gusto e aiuta nella conservazione, può contribuire all'aumento della pressione sanguigna. Conseguenza: maggiore rischio di infarto, ictus e demenza vascolare. Mentre gli effetti sul cuore e sul sistema circolatorio sono noti da tempo, c'erano meno informazioni riguardo l'impatto sul comportamento.

Ha provveduto a colmare il vuoto uno studio pubblicato su Cardiovascular Research, finanziato dalla British Heart Foundation (Fondazion britannica per il cuore) e dalla Kidney Research del Regno Unito. Gli esperti dell'Università di Edimburgo hanno utilizzato dei topi, che normalmente seguono una dieta povera di sale, somministrando loro alimenti ad alto contenuto di questo condimento per imitare l'assunzione tipica degli esseri umani. Risultato: non solo i livelli di ormoni dello stress a riposo aumentavano, ma la risposta dei topi allo stress ambientale era doppia rispetto ai loro omologhi che seguivano una dieta normale.

Ad incrementare era l'attività dei geni che producono le proteine nel cervello, che controllano la risposta dell'organismo allo stress. Lo stesso team di ricerca è già al lavoro per realizzare ulteriori studi al fine di capire se un'elevata assunzione di sale determini anche altri cambiamenti comportamentali, come ansia e aggressività. "Sappiamo che mangiare troppo sale danneggia il cuore, i vasi sanguigni e i reni. Questo studio ci dice ora che un'alimentazione ricca di sale modifica anche il modo in cui il nostro cervello gestisce lo stress" ha affermato Matthew Bailey, professore di fisiologia renale presso il Centro di scienze cardiovascolari dell'Università di Edimburgo.

Gli esperti sperano che i risultati incoraggino una revisione della politica di salute pubblica sul consumo di sale, con l'obiettivo di ridurre la quantità soprattutto negli alimenti trasformati. Un recente studio britannico ha dimostrato che le azioni su base volontaria adottate dall'industria agroalimentare non bastano a modificare ricette e quantità. Occorrerebbero quindi normative più stringenti e sanzioni.

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