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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lo studio

Il farmaco per perdere peso anche ai 12enni

L'autorizzazione dell'Ue. Un recente report prevede 4 miliardi persone gravemente sovrappeso nel mondo entro il 2035

Quasi quattro miliardi di persone saranno affette da obesità o risulteranno sovrappeso entro il 2035. Questa la stima offerta dal report del 2023 della Fondazione mondiale dell'obesità. Si tratta di quasi il 51% della popolazione mondiale. Un fenomeno sempre più diffuso anche tra bambini e adolescenti. Da poco c'è stata l'autorizzazione da parte dell'Unione europea ad estendere l'uso di un farmaco per perdere peso agli adolescenti dai 12 anni in su. Il problema riguarda anche l’Italia, che nel 2035 potrebbe avere il 31% circa della popolazione affetta da obesità, con un tasso di incremento medio solo per quella infantile pari al +2.1%.

Fattori

Secondo il dossier l'incremento sarebbe dovuto a diversi fattori: dall’emergenza climatica agli agenti inquinanti. A contribuire ci sono in primo luogo gli alimenti meno salutari, con composizioni ricche di grassi e di zuccheri aggiunti, con il contributo di un’industria alimentare poco attenta. Ad incidere anche le restrizioni al movimento dovute alla pandemia. Mentre alcune persone hanno approfittato della Covid-19 per rimettersi in forma sfruttando gli spazi in casa, altre sono diventate ancor più sedentarie. Nel 2020 risultavano 2.6 miliardi in tutto il mondo le persone appartenenti a queste categorie, fissate dai parametri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Misure di contrasto

Per risultare sovrappeso è necessario un indice di massa corporea superiore a 25. Già da un indice superiore a 30 si inizia a parlare di un primo stadio di obesità. In entrambi i casi ci troviamo in delle condizioni di malnutrizione, in cui rientrano anche le persone sottopeso. Queste ultime, tranne che in Africa sub-sahariana e alcune zone dell'Asia risultano però inferiori rispetto a quelle affette da obesità. Il report chiede interventi decisi a livello nazionale e internazionale, incluse forme di tassazione per alimenti insalubri, associate a limitazioni nella promozione degli stessi, come era stato chiesto di fare all'Unione europea per quanto riguarda prociutti e vini. Un'iniziativa però respinta, anche per volere dell'Italia.

Il ruolo delle mense

Si preme inoltre per l’utilizzo di etichette più chiare. Essenziale il ruolo della scuola, nelle cui mense dovrebbero essere adoperati cibi sani, con un apporto maggiore di frutta e verdura per la preparazione dei piatti, così come nella fornitura degli snack, spesso troppo salati o eccessivamente dolci. Problema centrale riguarda proprio le giovani generazioni, dato che in base ai dati del report risulta che il tasso di obesità aumenta molto più rapidamente nei bambini rispetto agli adulti. 

Il costo del grasso in eccesso

Il dossier redatto quest'anno dalla World Obesity Foundation si è concentrato sull’impatto economico di obesità e sovrappeso. In questo calcolo rientra sia il costo per la sanità sia l'aggravio sulla produttività. In base alle stime, questo costo salirà da 1,96 mila miliardi di dollari del 2019 fino a 4,32 mila miliardi di dollari nel 2035, equiparabile a quasi il 3% del Pil mondiale nel 2020. Questa analisi dell’impatto economico, sottolineano gli autori del report, non intende colpevolizzare le persone affette da queste patologie, spesso considerate croniche. Tra i fattori di rischio figurano situazioni biologiche, sociali e ambientali. Si citano in particolare gli agenti inquinanti sempre più diffusi, come pesticidi, dato che interferiscono con il sistema endocrino e possono quindi influire sull’aumento di peso. Al momento i Paesi in via di sviluppo sembrano essere meno preparati a questo incremento di obesità rispetto ai paesi dal Pil più elevato, che nel frattempo hanno iniziato ad inserire appositi programmi nei loro sistemi sanitari nazionali ed un certo grado di sensibilizzazione al problema.

Medicinali per i giovanissimi

Il ricorso ai medicinali, più che la lotta alla sedentarietà e all'abuso di cibi "cattivi", sembra stia prendendo il sopravvento. A conferma la recente decisione dell'Agenzia dei medicinali dell'Unione europea che, seguendo le orme della sua omologa statunitense, ha dichiarato che il suo comitato ha raccomandato di espandere l'uso del farmaco dimagrante della casa farmaceutica danese Novo Nordisk negli adolescenti dai 12 anni in su. Il produttore di farmaci ha detto a Reuters che il parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano è stato un "importante riconoscimento del bisogno medico insoddisfatto tra gli adolescenti che vivono con l'obesità e la necessità di ulteriori opzioni terapeutiche".

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