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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Troppo sale un rischio per la salute, l'Oms riduce i limiti massimi consentiti negli alimenti

Questi parametri di riferimento globali intendono essere complementari agli sforzi nazionali e regionali in corso per raggiungere l'obiettivo di limitazione di sodio nel cibo

La maggior parte delle persone consuma il doppio della quantità di sale giornaliera raccomandata di 5 grammi, esponendosi a un rischio maggiore di malattie cardiache e ictus che uccidono circa 3 milioni di persone ogni anno. Per questo l'Organizzazione mondiale della Sanità ha emesso nuove linee guida per limitare il contenuto di sodio negli alimenti. I nuovi parametri di riferimento globali si estendono a oltre 60 categorie di cibi, in questo modo l'Oms prevede di "aiutare i Paesi a ridurre il consumo di sale per migliorare le diete e salvare vite umane". I prodotti a cui si rivolge la nuova normativa sono quelli trasformati e confezionati, che contribuiscono in maniera significativa a diete eccessivamente salate. Questa nuova strategia dovrà portare a un maggiore benessere comune perchè "l'accesso a cibi sani e convenienti è di fondamentale importanza per tutte le persone in ogni Paese", ha spiegato il dottor Tom Frieden, presidente e amministratore delegato di Resolve to Save Lives, un'iniziativa di strategie vitali. “Questi parametri globali sono un primo passo importante e quando ci saremo abituati a una presenza minore di sale, il nostro cibo avrà comunque un ottimo sapore e solo i nostri cuori ci ringrazieranno" ha detto Frieden.

La nuova guida promossa dall'organizzazione si chiama "Who Global Sodium Benchmarks for Different Food Categories" e non sarà solo utile agli Stati, ma anche alle industrie, che dovranno in ogni caso attenersi ai nuovi limiti per gli alimenti trasformati. Le regole permetteranno a ogni Paese di abbassare progressivamente la quantità di sale nei cibi, in base al loro ambiente alimentare locale, per raggiungere l'obiettivo dell'Oms di una riduzione del 30 per cento dell'assunzione globale di sodio entro il 2025. "La maggior parte delle persone non sa quanto sale consuma, né i rischi che questo comporta", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, " per questo abbiamo bisogno che le nazioni stabiliscano politiche per ridurne l'assunzione di sale e forniscano alle persone le informazioni di cui hanno bisogno per fare le giuste scelte alimentari". Il direttore dell'organizzazione ha anche detto che "i nuovi parametri di riferimento offrono ai Paesi e all'industria un punto di partenza per rivedere e stabilire politiche per trasformare l'ambiente alimentare per il bene della popolazione ". 

Come riporta Reuters, si stima che circa 11 milioni di decessi a livello globale siano associati a una dieta sbagliata ogni anno, di cui tre milioni attribuibili ad un elevato apporto di sale. Inoltre, secondo l'Oms "un consumo eccessivo di sodio nella dieta aumenta la pressione sanguigna e di conseguenza aumenta il rischio di malattie cardiovascolari". Queste ultime  sono la principale causa di morte per malattie non trasmissibili in tutto il mondo, responsabili del 32% di tutti i decessi. Inoltre, l'ente ha spiegato che "l'elevata assunzione di sale è associata all'obesità, a malattie renali croniche e al cancro gastrico".

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