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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Fare sport fa venire fame? Al contrario, aiuta la dieta attivando molecole che la bloccano

Un nuovo studio rivela gli effetti positivi di una composizione di atomi denominata lac-phe, comparsa nel flusso sanguigno di topi obesi dopo aver corso sul tapirulan

Fare sport non aiuta solo a bruciare calorie ma anche a sopprimere la fame. Lo rivela un nuovo studio dell'Università di Stanford, negli Stati Uniti, che descrive come una molecola riduca l'appetito degli animali dopo che questi hanno fatto esercizio fisico. La speranza dei ricercatori è di utilizzare questo aggregato “anti-fame” nella creazione di appositi integratori per la perdita di peso. In ogni caso, le persone che intendono ridurre la parte grassa e tenersi in forma possono tenere a mente questo beneficio dell'esercizio fisico nel pianificare i loro programmi di vita quotidiani.

“Siamo tutti generalmente consapevoli che l'esercizio fisico è benefico per il peso corporeo e per il controllo del glucosio ma noi volevamo analizzare questo concetto in modo più dettagliato, per vedere se fosse possibile analizzarlo in termini di molecole e percorsi", ha dichiarato il dottor Jonathan Long, assistente di Patologia a Stanford, in un comunicato dell'università. Long ha guidato la ricerca, pubblicata di recente sulla rivista Nature, con l'obiettivo esplicito di imparare qualcosa di nuovo nella metabolomica, lo studio dei piccoli metaboliti nel corpo di una persona.

Per riuscirci, gli scienzati hanno fatto correre un gruppo di topi su un tapis roulant prima di misurare i picchi di alcune molecole nel sangue. A quel punto hanno verificato che ci sono centinaia, se non migliaia, di questi aggregati di atomi che si attivano continuamente nel sangue, ma una in particolare ha attirato la loro attenzione. Si tratta di “Lac-Phe”, una combinazione di lattato (noto anche come acido lattico) e fenilalanina, un amminoacido che partecipa alla costituzione delle più comuni proteine alimentari. Una volta isolata, l'hanno somministrata a topi con obesità indotta dalla dieta per vedere come avrebbe influito sull'appetito.

Nelle 12 ore successive, i topi indotti mangiavano il 50% in meno rispetto al solito. Dopo dieci giorni di utilizzo della sostanza, l'assunzione complessiva di cibo e il peso corporeo erano diminuiti. Risultavano inoltre più tolleranti al glucosio, segno che la molecola produce effetti anche contro il diabete. Le sperimentazioni non si sono fermate al laboratorio. Iteam si è poi recato in un ippodromo californiano per testare le scoperte su animali più grandi, verificando che anche i cavalli da corsa producono il composto dopo la corsa. Infine, da un ulteriore esame, è emerso che anche gli esseri umani generano questa stessa molecola.

“Stimiamo che lac-phe sia responsabile di circa il 25% degli effetti anti-obesità dell'esercizio fisico", ha detto Long, che spera che questo sia l'inizio di una ricerca innovativa nel campo della perdita di peso. Si tratta di un settore che attira molta attenzione, visto che negli Stati Uniti d'America una larga parte della popolazione è ben lontano dall'essere in forma a causa di stili di vita sedentari e del consumo di alimenti ricchi di zuccheri aggiunti, grassi saturi e bevande gasate. Risultato: oltre la metà degli statunitensi è in sovrappeso e oltre il 40% è da considerarsi obeso, non per induzione esterna, come i topi, ma per scelta personale.

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