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Martedì, 23 Aprile 2024
Salute

"Fermate il Nutriscore", la lobby degli agricoltori Ue contro l'etichetta "anti made in Italy"

Copa-Cogeca, l'organizzazione che riunisce le associazioni e le cooperative agricole d'Europa, boccia il bollino alimentare a semaforo che, con il via libera in Germania, viene consultato ormai da oltre 200 milioni di consumatori europei. Coldiretti: "Un rischio per il nostro export"

L'ultimo via libera è arrivato dalla Germania, che adottando il Nutriscore ha portato a oltre 200 milioni il numero dei consumatori europei che potranno fare affidamento su questa etichetta alimentare volta a informare con simboli grafici a semaforo quali siano i cibi più sani e quali quelli meno sani.Un problema per l'Italia, visto che secondo i big del nostro agroalimentare tale etichetta rappresenta un sistema fuorviante che colpirebbe pezzi pregiati dell'export tricolore come il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma. Una tesi sostenuta anche dalla lobby Ue degli agricoltori, il Copa-Cogeca, che in una nota ha criticato il nutriscore.

"Gli agricoltori europei e le loro cooperative riuniti nel Copa e nel Cogeca  hanno espresso la loro contrarietà sull’etichettatura nutrizionale a semaforo e al nutriscore - dice la Coldiretti, uno dei principali membri di questa organizzzione - Il sistema di colori rappresenta una classificazione semplicistica dei prodotti alimentari che stigmatizzano i prodotti altamente nutrienti inclusi in tutte le raccomandazioni dietetiche e spesso promuovono invece prodotti privi di valore nutrizionale o addirittura malsani come le bibite dietetiche". Per gli agricoltori e le cooperative agricole europei tali etichette a colori, riferisce la Coldiretti, "si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull'assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni scoraggiando l’acquisto di prodotti alimentari molto preziosi da un punto di vista nutrizionale come l’extravergine di oliva", formaggi e prosciutti.

In opposizione al nutriscore, il governo italiano ha elaborato un sistema di etichettatura nutrizionale a batteria, il Fop, che si basa più sulle potenziali quantià di assunzione di un singolo prodotto e non sui valori nutrizionali generali. In questo modo, secondo la posizione dell'Italia, si rispetta di più quello che è il reale apporto di zuccheri, sale, grassi e proteine da parte dei singoli prodotti alimentari. La proposta italiana e il nutriscore sono adesso in mano alla Commissione europea, che nel 2021 elaborerà uno studio di impatto su questi sistemi. Una proposta per introdurre un'etichetta alimentare comune in tutta l'Ue dovrebbe arrivare nel 2022. 

A oggi, a sostenere l'etichetta nutriscore sono 6 Paesi Ue: Francia, Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, e Lussemburgo, ma iniziative di aziende private sono in essere anche in Portogallo, Austria e Slovenia. Secondo Coldiretti, questa etichetta starebbe mettendo a rischio 7,2 miliardi di esportazioni agroalimentari made in Italy solo per quel che riguarda la Germania.

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