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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"L'agricoltura sociale, uno strumento per rigenerare l'individuo e il territorio"

"Lentamente" è un vero e proprio presidio rurale a Benevento, che offre alla gente e ai luoghi una possibilità di riscrivere la propria storia

BENEVENTO - "Lentamente è una cooperativa nata nel 2014 con l'utilizzo di alcuni terreni pubblici abbandonati", afferma il referente Donato De Marco.

"Abbiamo sviluppato una sezione agricola, che prevede la coltivazione di circa 30 ettari: ci occupiamo in prevalenza di grani antichi, canapa, miele, olio di girasoli, vino, e preparati di verdura. Le produzioni riforniscono i nostri store a Torino, Napoli e Benevento; ne stiamo aprendo anche altri a Milano e Lecce, grazie al supporto del Consorzio Sale della Terra, da noi fondato insieme ad altre tre cooperative". 

"Inoltre - continua - gestiamo degli orti sociali a Benevento, avendo preso in carico dei terreni abbandonati dell'Asl. Ad oggi circa 30 famiglie gestiscono un loro pezzo di terra senza dover pagare alcuna spesa. Persone che vengono da esigenze diverse si incontrano e ragionano su vari temi: dalla sovranità alimentare, alle colture specializzate ecc. Andiamo in un mondo sempre più concentrato nelle aree urbane e l'agricoltura non può rimanere fuori".

Riscrivere una storia

"Lentamente vede l'agricoltura in un modo rigenerativo; siamo partiti dal fatto che ci sono terreni abbandonati e migrazioni che stanno spopolando questi luoghi. Dunque, utilizziamo la campagna come strumento di impiego e rigenerazione territoriale, oltre che umana".

"Diamo spazio a persone che in passato hanno avuto problemi, come il caso di un ragazzo somalo arrivato in italia per varie questioni legate alla pirateria. E' il primo caso al mondo in cui un pirata diventa un agricoltore!".

"Fare agricoltura sociale vuol dire riscrivere la vita di tante persone. La campagna è un qualcosa che non esprime giudizi. Non c'è giudizio quando si coltiva o si alleva, ma si vedono solo i risultati ottenuti, buoni o cattivi che siano. Ciò non dipende dalle fragilità che abbiamo, ma dalle capacità nel fare quel tipo di attività". 

L'importanza dell'Europa

"Le istituzioni continentali attualmente mettono a disposizione molti contributi. - dice Donato De Marco - In più siamo iscritti alla rete Erasmus per gli scambi dei giovani imprenditori; possibilità interessante che consente di collaborare in modo retribuito con aziende estere". 

"Quello che chiederei in più è una maggiore apertura rispetto alla fattibilità di alcune attività per le aziende agricole. In diverse zone come la nostra, queste realtà sono dei veri e propri presidi territoriali. Quindi, per esempio, provare ad integrare il settore socio-sanitario con la campagna sarebbe qualcosa di interessante. Magari contribuendo alla costruzione di agri-case per anziani, che potrebbero favorire i contatti umani, lasciando spazio alle persone". 

"Oltre a questo, sarebbero auspicabili delle semplificazioni che consentano di oltrepassare dei limiti burocratici". 

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