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Giovedì, 25 Aprile 2024
Smart&Green

“Mi prendo cura delle mie vacche con ventole, robot e strumenti di economia circolare”

L'azienda lombarda di Davide Magni ha investito in una stalla, che sfrutta la tecnologia per migliorare il benessere animale. Risultato: meno antibiotici e un bel risparmio sulle risorse

Davide Magni ha il sorriso ampio e le spalle larghe di chi si è messo in testa di poter cambiare, in meglio, l'azienda di famiglia. Ci lavora da quando ha 16 anni e adesso che ne ha 23 è lui a gestire un allevamento di bovini da latte a Gabbiana di Marcaria, in provincia di Mantova. “Ci sono nato tra i campi, è stato un passaggio naturale tra generazioni. C'è tanto sacrificio, un po' di incoscienza, ma dove c'è passione si riesce, perché è la passione il motore che ci fa lavorare”, dichiara il giovane allevatore, che ha dedicato gli ultimi anni a convertire la sua attività in nome del benessere animale.

Oltre ai capi di bestiame, l'azienda coltiva 60 ettari con mais, frumento da sfalcio e foraggio ed erba medica. Il latte viene conferito per la produzione di Grana Padano, mentre i cereali sono utilizzati per il foraggio delle vacche, in un'ottica di economia circolare. Al suo fianco ci sono il padre Stefano e il fratello Simone, impegnati ad occuparsi di lattazioni, fecondazioni, rimonta e vitelli, oltre a tutti i lavori richiesti in campagna. La svolta recente è stata quella di installare una stalla completamente nuova, dalla capienza massima di 240 capi, dotata di una serie di attrezzature capaci di migliorare il benessere animale in raccordo con la produttività dell'azienda. L'investimento, di poco meno di due milioni di euro, è stato finanziato tramite fondi regionali.

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La nuova stalla è dotata di ventole per rinfrescare l'ambiente, doccette per le mucche ed abbeveratoi, in grado di somministrare tutto l’anno, inverno compreso, acqua a 16 gradi, temperatura ottimale per favorire la corretta ruminazione nella vacca, eliminando di fatto indigestioni e acidosi ruminali. “La chiave del successo sta nel benessere animale. Non potevamo allargarci tralasciando questo punto”, spiega Davide ad AgriFood, proseguendo: “Sono stato spinto innanzitutto dall'amore per per le nostre vacche. Noi agricoltori, anche quando siamo alle strette, siamo i primi a prenderci cura di loro, a rispettare l'ambiente e a curare le coltivazioni”.

Piccole tecnologie, grande risparmio

In lattazione al momento ci sono 100 capi, ma in totale le vacche sono poco meno di 200. Nella struttura sono presenti anche tre ruspette spingi-letame, che garantiscono una perfetta pulizia delle corsie, e un robot spingi-foraggio che consente alle vacche di avere sempre la propria razione a portata di mano. Altra innovazione introdotta è il separatore per il liquame, che recupera tramite spremitura la sostanza secca che non viene digerita dalle vacche. «Con il materiale solido recuperato, che diventa come segatura, realizziamo la lettiera delle vacche” spiega Davide, che sottolinea “Questa operazione ci permette di risparmiare sull'acquisto di almeno 500 balle di paglia, nonché sul consumo di gasolio necessario per recuperarle”. Anche questo strumento rientra nell’ottica dell’economia circolare, convertendo risorse già presenti in azienda.

All’interno della struttura in ferro, meno ingombrante e più aperta rispetto a quella tradizionale in cemento, sono stati installati anche due robot di mungitura, che dovrebbero diventare quattro una volta arrivati alla capienza massima, prevista entro 4-5 anni. “È stato un cambiamento drastico, perché abbiamo un controllo generale sulla stalla e sulla singola vacca, grazie alle informazioni sugli animali a disposizione in tempo reale e direttamente sui nostri smartphone. Questo significa un risparmio enorme in termini di tempo e medicinali”, sottolinea Davide.

Il controllo effettuato dai robot si è tradotto infatti in una riduzione nel consumo di antibiotici, potendo intervenire per tempo, prima che virus o batteri si diffondano nella stalla. Per queste ragioni, l'azienda è stata insignita da Confagricoltura del Premio Innovazione dell'edizione 2020. Le difficoltà legate all'aumento dei costi di produzione (circa il 40%), in particolare di fertilizzanti e mangimi, esasperati dal recente conflitto in Ucraina, non fanno arretrare la fiducia di Davide. “Ho la fortuna di avere al mio fianco mio padre e mio fratello, che mi aiutano. La preoccupazione c'è, ma confidiamo nelle innovazioni che abbiamo inserito in azienda per resistere a questa tempesta”.

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