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Sabato, 20 Aprile 2024
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Formarsi e lavorare in una serra biologica. Quando l'agricoltura favorisce integrazione e riscatto

In provincia di Pordenone, La Volpe sotto i gelsi offre percorsi di riabilitazione e integrazione lavorativa a persone fragili, migranti sfruttati e ragazzi con disabilità

In una serra ricca di piante grasse e prodotti dell'orto, coltivate secondo metodo biologico certificato, all'attività agricola si è scelto di abbinare percorsi riabilitativi dalle dipendenze e di integrazione di persone in precedenza sfruttate dal caporalato. Si chiama La Volpe sotto i Gelsi il punto vendita e di produzione biologica di ortaggi e floricoltura, nata a fine 2008 a Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, per raccogliere l’esperienza della cooperativa sociale Il Seme. “Ospitiamo ragazzi con fragilità”, dice Marco Cepparo, responsabile delle attività, “che qui hanno la possibilità di mettersi in gioco, per poi essere inseriti nel mondo del lavoro”. A coordinare il progetto è “Il Piccolo Principe”, un soggetto che opera grazie al lavoro in rete delle cooperative del territorio (Futura, Il Granello e Lilliput) e alla collaborazione dell’Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 5 del Friuli Occidentale e del Comune di S. Vito al Tagliamento.

“Per alcune persone rappresenta una possibilità di riscatto. Qualcuno che non ha mai avuto contatti con la realtà agricola, viene qui per cercare una nuova occupazione”, afferma ancora Marco, specificando: “Altri che provengono dai centri diurni della zona, vengono qui a trascorrere una mattinata fuori dal loro contesto abituale”. Non si tratta di percorsi riabilitativi isolati, perché l'agricoltura garantisce l'opportunità di allacciare legami col territorio, dove c'è un'importante richiesta di personale qualificato in questo settore. Il livello di formazione è tale da aver permesso di ci creare squadre di terzisti, composte da persone con fragilità e da educatori, che svolgono lavori di potatura e stralciatura per altre aziende del territorio.

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Oltre all'integrazione lavorativa sono stati attivati anche percorsi di valorizzazione delle abilità e delle competenze individuali, in specifici progetti rivolti a persone con disabilità, come ad esempio l'atelier per lo studio e utilizzo delle piante tintorie con laboratorio di tessitura, l’orto sociale, la costruzione di casette per favorire la nidificazione. Altre iniziative sono rivolte a giovani e adulti con fragilità psichiatrica e sociale. La Volpe sotto i gelsi è anche una fattoria didattica, che offre visite agli studenti durante il periodo scolastico, mentre da giugno a fine agosto viene attivato un “punto verde” che ospita una trentina di bambini per le attività estive. La serra abbina elementi della tradizione, come la coltivazione di piante aromatiche ed officinali, ad altri contemporanei e di innovazione tecnologica. Ad esempio è stata sviluppata un'applicazione, che consente di prenotare le cassette di frutta e verdura, in modo da trovarle già pronte al momento del ritiro nello spaccio aziendale.

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