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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cibus 2021: l'importanza dell’Indicazione Geografica

L'indicazione Geografica è un marchio di qualità che identifica i prodotti genuini del nostro territorio: al Cibus verrà esplorata questa potenzialità per sottolinearne vantaggi e conseguenze

Al Cibus 2021, la fiera del food and beverage più influente del settore in Europa e nel mondo, verranno affrontate le tematiche fondamentali sul futuro dell’alimentazione, attraverso tavole e conferenze che riuniranno esperti del settore, player fondamentali del mercato italiano e figure politiche nazionali.

Tra i temi che verranno affrontati c’è l’importanza dell’Indicazione Geografica, o IG, e come essa può essere chiave negli scenari futuri e nelle prospettive del mercato italiano, in competizione soprattutto col resto del mercato europeo nei confronti del mercato mondiale, in particolare Stati Uniti e Cina.

Prima di approfondire il discorso è bene definire cos’è l’IG. L’Indicazione Geografica è un marchio di qualità coniato dall’Unione Europea per definire, catalogare e proteggere un determinato prodotto tipico di una zona geografica, per prevenirne delle emulazioni che, anche se ne ricopiassero ingredienti e metodo di preparazione, non godrebbero del marchio di qualità.

Ne conosciamo già in realtà, parliamo soprattutto del DOP e dell’IGP, ossia Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta, a cui si aggiunge l’IG in caso di bevande alcoliche che non siano vino.

Ciò comporta non solo un marchio di qualità che indica l’origine geografica e quindi una sostanziale genuinità del prodotto e dei suoi ingredienti, ma soprattutto una tutela che protegge i cibi e le bevande da eventuali emulatori in giro per il mondo che, per evitare sanzioni, devono necessariamente variare gli ingredienti e generando quindi un prodotto di qualità inevitabilmente più bassa. Ne deriva che il potenziale di questo strumento è enorme e trova applicazione nei campi più disparati: dalla notarizzazione e autenticazioni di atti pubblici, contratti e documenti sino alla certificazione dei processi della filiera in ambito food.

Si tratta quindi di capire come valorizzare ulteriormente questo connubio virtuoso tra IG e sistema agroalimentare, in particolare alla luce del nuovo scenario post-pandemico. Uno scenario evolutivo che ci consegna alcuni mutamenti dal carattere strutturale, in particolare sul mercato nazionale: un protagonismo dell’e-commerce per i prodotti food parallelo ad una crescita del ruolo del discount ma anche una maggior attenzione nelle scelte di acquisto da parte dei consumatori ai prodotti Dop e del territorio, sostenibili e in grado di apportare benefici alla salute.

Oltre a ciò c’è anche il lato economico: Cibus sottolinea come i prodotti definiti IG infatti possano godere di accordi tra l’Unione Europea e gli stati acquirenti, che vanno ad abbatterne la tassazione per alimentare il prodotto interno lordo complessivo.

Non solo un discorso legato strettamente al cibo quindi, ma alle politiche che gravitano intorno ad esso e ai vantaggi che le aziende produttrici virtuose ne traggono.

Tutte le informazioni sulla dinamica dell'evento sono disponibili sul sito ufficiale a questo indirizzo.

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