rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
vinitaly

Come si degusta un vino? Ecco alcuni suggerimenti utili

I consigli per poter muovere i primi passi nell'ambito della degustazione, per non trovarsi completamente impreparati nel caso si debba valutare un vino

Il vino è una bevanda molto apprezzata e che si adatta a numerose occasioni.
Perfetto per il pranzo o per un aperitivo, si presta anche ad accompagnare un dolce; l’annosa questione rimane, però, quale vino abbinare distinguendone le caratteristiche.
La scelta in effetti non è semplice, né immediata, anche perché, per osservare tutte le proprietà di un vino, non basta un senso: vengono, infatti, coinvolti vista, olfatto e gusto. Posto che non si diventa sommelier in un giorno, si possono, però, seguire alcuni suggerimenti utili per non trovarsi completamente impreparati.

Di cosa si occupa un sommelier? Non solo consigli sul miglior vino da abbinare alla cena

Il bicchiere da degustazione

La partenza non crea difficoltà: per la degustazione, infatti, non è necessario scegliere un calice diverso a seconda del vino, ma si impiega un bicchiere da degustazioni ISO; si tratta di un calice standard, adatto ad ogni tipologia enologica.
Quindi, si versa il vino, riempiendo il bicchiere per circa ⅓ della sua capacità; in questo frangente, il bicchiere va sorretto per lo stelo e deve rimanere in posizione leggermente inclinata.
Durante la degustazione, il calice dovrà essere sempre tenuto per lo stelo o, addirittura, per la base; questo per evitare di scaldare il vino con il calore delle proprie mani.

Osservazione di colore e consistenza

È giunto il momento di scoprire qualcosa di più riguardo al vino versato.
La prima azione coinvolge la vista: è attraverso un’analisi visiva, infatti, che si possono notare diverse caratteristiche.

  • La prima di queste è il colore, che consente di annoverare il vino nella famiglia di rossi, bianchi o rosé.
  • In seconda battuta, ci si concentra sulla limpidezza del liquido, notando se sono presenti particelle in sospensione.
  • È, ora, il turno della consistenza, che può essere valutata facendo ruotare, delicatamente, il vino all’interno del calice. A seconda della velocità di scorrimento delle gocce di vino e degli archetti che si formano sulla parete del bicchiere, è possibile valutarne la gradazione alcolica e la struttura. C’è però da fare attenzione: non tutti i vini si prestano a questa pratica. Se, ad esempio, per i vini rossi e bianchi freschi, giovani, aromatici, pronti per essere bevuti in tempi brevi, la rotazione è sconsigliata, nel caso di vini frizzanti e spumanti è assolutamente vietata. Il movimento, infatti, libera l'anidride carbonica presente, facendo perdere la tipica effervescenza (e rendendoli, di fatto, simili a vini fermi).

Tutti i consigli per abbinare correttamente il vino al cibo

Olfatto: riconoscere il profumo del vino

Avvicinando il calice inclinato al proprio naso, si inspira profondamente l’aroma del vino, per coglierne il profumo che, solitamente, viene descritto con associazioni a elementi naturali; si parla, quindi, di note floreali, fruttate, speziate, legnose, minerali e altre. Si possono cogliere, quindi, l’intensità e la durata degli aromi, unitamente alla loro complessità.
Come per tutte le cose, anche il riconoscimento degli effluvi sprigionati dal vino migliora con l’allenamento a distinguere gli odori (di qualsiasi genere, non soltanto legati all’ambito enologico).
In alcuni  casi, per poter percepire tutti i profumi che un vino è in grado di offrire, può essere utile farlo ruotare, così da ossigenarlo e portarlo a liberare gli aromi.
È bene ricordare, però, le attenzioni da prestare a questa pratica.

Entra in gioco il gusto: l’assaggio

Finalmente, si è giunti all’assaggio: il contatto con le papille gustative consentirà di cogliere le sfumature del vino.
I sapori che riconosce la lingua, quando si assapora un vino, si dividono in: acido, dolce, salato e amaro. A carico del palato, invece, la distinzione di caratteristiche quali durezza (tannicità, acidità e sapidità) e alcolicità.
Per percepire il gusto del vino, è necessario prenderne un piccolo sorso e trattenerlo in bocca, così da valutarne e scoprirne le differenti sfumature, percependone, morbidezza, intensità e persistenza.
Volendo, è possibile annotare le proprie considerazioni e sensazioni, per tenerne traccia e verificare i progressi fatti, ma la cosa più importante è godersi l’esperienza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come si degusta un vino? Ecco alcuni suggerimenti utili

AgriFoodToday è in caricamento