L’importanza della filiera agroalimentare per l'economia italiana
Malgrado le restrizioni a causa della pandemia, la filiera agroalimentare italiana ha mostrato grande forza e numeri da record
Malgrado le restrizioni a causa della pandemia, la filiera agroalimentare italiana ha mostrato grande forza e numeri da record
Dal 3 al 6 Maggio a Parma: l’evento più atteso del settore agroalimentare italiano, dedicato a professionisti, aziende e associazioni di categoria
L'allarme lanciato da Confagricoltura riguarda l'incremento delle spese sostenute dal settore agricolo per prodotti energetici, mangimi e fertilizzanti
Un’area dedicata all’innovazione tecnologica in cui startup italiane ed internazionali hanno la possibilità di esporre e vendere le loro idee al servizio delle imprese future
Le attività di networking sono un punto chiave nello sviluppo di un business: Cibus potenzia ulteriormente le possibilità attraverso un'area dedicata informale e divertente
Al Cibus 2021 c'è spazio soprattutto per l'innovazione tecnologica. Attraverso una selezione di start-up la fiera ci mostra il futuro del mondo del food & beverage
Cibus è l'appuntamento italiano per eccellenza a tema food, in cui si svolgeranno esposizioni ed eventi incentrati sui nuovi temi di attualità nell’ambito agroalimentare del nostro Paese.
La fiera si apre al pubblico attraverso Cibus Off, spazi dedicati a chi non è del settore ma vuole avvicinarsi all'alta qualità del cibo
Nonostante Cibus stia tornando in presenza come nel periodo pre-pandemia, rimangono le norme di sicurezza da rispettare per partecipare all'evento
Cibus, Dolcitalia e il Salone Internazionale dell'Alimentazione hanno creato un nuovo progetto, chiamato HoReCa The Hub, dedicato esclusivamente alle attività dedicate a questo settore.
L'indicazione Geografica è un marchio di qualità che identifica i prodotti genuini del nostro territorio: al Cibus verrà esplorata questa potenzialità per sottolinearne vantaggi e conseguenze
Lo afferma un rapporto della Fao secondo cui questo trend può aiutare anche le politiche di sviluppo sostenibile se accompagnato dalle necessarie certificazioni
E' uno dei punti cardine delle nuove strategie europee per l'agroalimentare e la biodiversità. I dettagli in questa prima parte dello speciale "Farm to fork"
I Paesi, tra cui Cina e Stati Uniti, si impegnano a prendere misure “mirate, proporzionate, trasparenti, temporanee e coerenti” con le direttive dell'Organizzazione mondiale del commercio
E' quanto emerge dagli ultimi dati sugli scambi commerciali agroalimentari: in un anno, il surplus è salito da 2,8 a 4 miliardi solo contando il mese di ottobre. Cina tra i mercati esteri più in crescita
Confagricoltura elogia l'intesa commerciale siglata da Bruxelles con Tokio: nei primi 8 mesi l'export italiano nella Terra del Sol levante è aumentato dell'80%
Nella lista delle 100 indicazioni geografiche europee che saranno tutelate da Pechino le etichette del Belpaese sono le più numerose. Ma le organizzazioni di categoria si dividono. Confagricoltura: “Accordo storico”
Il commissario Hogan: “Più informazioni, su più prodotti, più spesso. In tal modo, daremo maggiore equilibrio alla catena”
Von der Leyen chiede al commissario in pectore all'Agricoltura, Wojciechowski, di puntare sulla sostenibilità “anche attraverso la produzione biologica”. Obiettivo “zero emissioni” al centro dell’agenda che cercherà anche di risolvere i problemi demografici delle zone rurali
Gli Stati Uniti sono il primo mercato di riferimento per cibi e bevande Made in Europe, seguono Cina e Svizzera. Il settore dell’agrifood dà lavoro a 44 milioni di europei
Il presidente Prandini: “La tutela dei marchi storici è una necessità per l’agroalimentare nazionale dopo che ormai circa 3 su 4 sono già finiti in mani straniere”
Una ricerca di Ruralhack mette in luce le opportunità di questa tecnologia per lo sviluppo della filiera agroalimentare
L'ultimo inverno si è chiuso con un -30% di precipitazioni. Gravi rischi per l'agroalimentare made in Italy
Secondo uno studio dell'Università di Pisa gli uomini tra i 20 e i 30 anni sono i consumatori più interessati. Ma meglio se polverizzati e trasformati
Il 30% del cibo consumato dai britannici arriva dall'Unione europea. Mentre l'Italia esporta nel Paese prodotti agroalimentare per 3,4 miliardi di euro. L'uscita senza intesa allarma entrambe le sponde della Manica