Secondo i microbiologi una specifica proprietà adesiva di questi organismi sarebbe in grado di immobilizzare e incorporare queste sostanze inquinanti, rendendo facile il loro raccoglimento
Il team di ricercatori di Enea, Cnr e Università della Sapienza: "L’allarme è tanto più grave perché quest’animale marino è alla base dell’alimentazione di diversi uccelli e pesci che vivono nell’area"
Tramite le acque reflue, usate per irrigare, questi materiali verrebbero assorbiti dalle coltivazioni rischiando di essere assorbite dagli ortaggi che finiscono sulle nostre tavole