L'export di vino italiano cala per la prima volta in 30 anni, colpa del Covid-19
Ma la vendemmia, seppure in lieve calo, dovrebbe far restare il nostro Paese il principale produttore a livello mondiale
Ma la vendemmia, seppure in lieve calo, dovrebbe far restare il nostro Paese il principale produttore a livello mondiale
Agricoltura italiana sempre più dipendente dai braccianti degli altri Paesi, oggi impegnati nella raccolta delle mele e nella vendemmia. Coldiretti chiede test per prevenire il contagio
Brutte notizie anche sul fronte export, in calo per la prima volta negli ultimi trent’anni. Covid, Brexit e dazi americani tra le maggiori minacce al mercato mondiale del vino tricolore
Il governo ha imposto la quarantena a chi arriva da Romania e Bulgaria, da cui ogni anno partono circa 110mila braccianti per la raccolta delle uve. La Coldiretti lancia un appello agli italiani, ma la Lombardia non si fida e vara il procollo anti-coronavirus
Il vino tricolore si fermerà intorno ai 46 milioni di ettolitri contro i 55 milioni dell’annata precedente. Una riduzione dovuta alle scarse precipitazioni invernali seguite dalle abbondanti piogge in primavera. Toscana unica regione in attivo
La Coldiretti stima un calo del 10%, per un totale fra i 47 e i 49 milioni di ettolitri, sconfitti in quantità i francesi
Produzione segna +15% sull’anno precedente. Aumentano anche le esportazioni
Ottime previsioni anche sulla qualità dell’uva. Aumenta il raccolto pure in Spagna e Francia
L'istituto tedesco del vino: "Lo sviluppo delle viti è di ben tre settimane in anticipo rispetto alla media degli ultimi 30 anni"