Erba secca, sfalci e potature tornano rifiuti
Si potranno smaltire secondo regole locali di raccolta differenziata in aree urbane e siti agro-industriali
I materiali di scarto vegetali e le erbacce provenienti da aree verdi cittadine come parchi pubblici, giardini privati o cimiteri e da attività agro-industriali torneranno ad essere smaltite come rifiuti organici. È quanto prevede la bozza di legge europea discussa ieri, che permetterà di chiudere sul nascere il contenzioso 9180/2017 con l’Unione europea. Mentre le normative europee classificano gli scarti vegetali come “rifiuti organici”, una legge italiana li definiva “sottoprodotti” da smaltire come biomasse.
A partire dal 2016, con la legge 154, venivano esclusi dalla normativa ordinaria sui rifiuti da smaltire il materiale organico di sfalci e potature delle aree verdi. A seguito di un’interrogazione degli europarlamentari del Movimento 5 Stelle, la Commissione europea aveva quindi ritenuto non corretta tale esclusione e sollevato la questione con l’Italia. Tale normativa non consentiva infatti di utilizzare nella filiera del compostaggio le milioni di tonnellate di materiale l’anno che andavano invece a finire nelle centrali di combustione a biomasse.
Un mancato adeguamento alle regole Ue avrebbe significato una potenziale procedura di infrazione delle regole comunitarie. L’intervento del ministero dell’Ambiente prima e del Cdm poi, permetterà non solo di evitare ulteriore avanzamento del contenzioso, ma soprattutto di riprendere a smaltire come rifiuti organici i materiali di scarto vegetali.