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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'agriturismo italiano continua a crescere, ma 1 turista su 2 va in Toscana, Veneto e a Bolzano

Il fatturato ha raggiunto gli 1,3 miliardi di euro, con 12,7 milioni di presenze. La metà concentrata nelle due regioni e nella provincia autonoma. Arranca il Sud

L'agriturismo italiano continua a crescere, ma a trainare il boom è soprattutto il Nord. Anzi, per la precisione, la Toscana, la Provincia autonoma di Bolzano e il Veneto. Mentre il Sud arranca. E' quanto emerge dal rapporto Ismea 2018 presentato in occasione della nuova edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell'agriturismo e dell'agricoltura multifunzionale ad Arezzo.

Nel 2017, stando al report, l'agriturismo italiano ha raggiunto, con una crescita ininterrotta negli ultimi venti anni, i 12,7 milioni di presenze (+5,3%) e 3,2 milioni di arrivi (+6,7%). Il fatturato è di 1,36 miliardi di euro (+6,7% sul 2016) e l'offerta può contare su 23.406 aziende attive (+3,3%).

La Toscana e la Provincia Autonoma di Bolzano, nella composizione della domanda nazionale del 2017, si confermano i territori più attrattivi. Nello specifico, la Toscana, con oltre 889 mila arrivi, e la Provincia Autonoma di Bolzano, con oltre 448 mila, detengono le quote di mercato maggiori, rispettivamente del 27,4% e 13,8% (insieme rappresentano il 41,2% degli arrivi totali). Seguono il Veneto con 305 mila arrivi (9,4%) e 932 mila presenze (7,3% delle presenze nazionali) e l'Umbria, con oltre 230 mila arrivi e 82 mila presenze (rispettivamente il 7,1% e 6,6% sul totale nazionale).

A sostenere la domanda nel biennio 2016-17 sono soprattutto i turisti stranieri, con incrementi a doppia cifra per alcuni Paesi: Brasile (arrivi +37,7% e presenze +41,3%), Russia (+37,5% e +33,1%), Cina (+26,8% e +30,1%), Croazia (+26,2% e +24,2%) e Danimarca (+19,5% e +21,6%). 

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