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Martedì, 30 Aprile 2024
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"Le donne devono stare in cucina", l'autogol di Burger King

Per festeggiare l'8 marzo, il gigante del fast food lancia un'iniziativa per aumentare l'occupazione femminile. Ma lo fa, forse, con le parole sbagliate

"Le donne devono stare in cucina". A dirlo è Burger King Uk, il ramo britannico del gigante Usa dei fast food. Che in un tweet forse provocatorio, o forse troppo ingenuo, ha voluto così lanciare un'iniziativa volta ad aumentare la quota di donne chef nelle sue cucine. Peccato che a capire le reali intenzioni di Burger King, nella Giornata internazionale della donna, siano stati in pochi. Il grosso dei suoi follower ha inondato il social media di improperi. E anche chi ha capito il gioco di parole, non ha gradito la mossa.

"Burger King vergognoso e assolutamente fuori luogo. Per la festa della donna, nientemeno!", si legge tra i commenti. "Apparteniamo a quel che vogliamo, non alla cucina. Certo, ci sono donne che amano la cucina, ma ci sono quelle che non lo fanno. Per favore, non equiparare tutte le donne. E io odio il tuo cibo", scrive un'altra utente. 

Burger King UK ha cercato di correre ai ripari spiegando, in un altro tweet, che le donne appartengono alla cuicna "se lo desiderano, ovviamente. Eppure solo il 20% degli chef sono donne. La nostra missione è cambiare il rapporto tra i sessi nel settore della ristorazione dando alle dipendenti donne l'opportunità di perseguire un carriera da chef". Ma il danno ormai era stato fatto. "Sappiamo che lo stai facendo per alimentare la polemica. Ci si aspettava di meglio da una grande azienda che utilizzare del marketing tossico...", è una delle risposte arrivate su Twitter.

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