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Venerdì, 26 Aprile 2024
Innovazione

L'Olanda ora coltiva anche banane in serra. E le usa per produrre carne vegana

A Ede il progetto di Neder Banaan e del centro di ricerca Wageningen. Che mira anche a "salvare" la produzione mondiale di questo frutto dalla malattia di Panama

L'Olanda è diventata uno dei giganti mondiali dell'agroalimentare anche grazie ai forti investimenti nell'innovazione e alle sue serre. E adesso potrebbe lanciarsi in una nuova avventura, un po' esotica per le sue latitudini: la coltivazione delle banane. 

Il progetto

Nei giorni scorsi, infatti, a Ede, l'azienda Neder Banaan ha raccolto le sue prime banane, circa 1.600, prodotte in una serra innovativa creata in collaborazione con il centro di ricerca di Wageningen. Il progetto è partito un anno e mezzo fa. E ha già chiari i suoi sbocchi di mercato: produrre banane non certo per il consumo di massa (i numeri per ora sono quelli che sono), ma per una filiera di alto livello. Le banane olandesi di Ede, infatti, vengono utilizzate come ingrediente per torte e dolci, ma anche per un nuovo tipo di birra. Dal tronco dei banani vengono invece ricavate delle fibre che vengono poi trasformate in biancheria intima e in bancali per i trasporti. Neanche le bucce vengono sprecate: la loro destinazione è quella di un altro mercato in netta crescita in Olanda (soprattutto, per ora, per investimenti), quello della carne vegana.

L'innovazione in serra

Tutto ruota, come dicevamo, intorno all'innovazione e a una filiera già pronta a sfruttare tale innovazione. Grazie ai ricercatori di Wageningen, la serra di Ede consente di coltivare le piante di banano non a terra, ma in vasi con un substrat a base di fibre di cocco. Sollevare le piante di banana dal terreno ha uno scopo ben preciso: previre gli attacchi di funghi, batteri e parassiti come i nematodi. Ossia i principali nemici del business mondiale delle banane, alle prese da tempo con una riduzione delle rese dovute al proliferare di funghi come il Fusarium, responsabile della malattia di Panama. 

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Salvare le banane

"Se non sviluppiamo nuove varietà di banane e metodi di coltivazione, la banana perirà", afferma Gert Kema, professore di Fitopatologia all'università di Wageningen. "Per i consumatori occidentali - prosegue - questo può essere sopportabile, ma per oltre 400 milioni di persone ai tropici, la banana è la loro principale fonte di nutrimento. Per molti agricoltori dei tropici è anche una fonte di reddito indispensabile. Pertanto, dobbiamo davvero agire”. Ecco perché le ricerche applicate a Ede sono condivise a livello globale: l'obiettivo non è solo, o tanto, far nascere una coltivazione autoctona delle banane in Olanda, quanto "salvare" la produzione mondiale. 

La filiera

Un fine nobile, ma che ha anche un risvolto economico importante per i Paese Bassi. Intorno alle banane, infatti, si sta cercando di sviluppare un business della trasformazione di questo frutto. Che è poi il vero fulcro del progetto di Neder Banaan. Da un lato c'è la produzione pasticcera locale. Dall'altro una serie di imprese innovative che collaborano al progetto. Le bucce, per esempio, vengono marinate e fritte dall'azienda Banana Business, che crea il 'Pulled Peel', un sostituto della carne vegano. Musa Intimates realizza lingerie con fibre estratte dagli steli della pianta di banana e Yellow Pallet pressa le fibre in pallet di trasporto: un sostituto del legno ecologico.

"Utilizzando i flussi di rifiuti, sono necessarie meno nuove materie prime", spiega Pieter Vink, direttore di Neder Banaan. "Certo, stiamo innovando su piccola scala, ma in tutto il mondo ci sono enormi volumi di piante e bucce di banana che attualmente finiscono come rifiuti. Speriamo che le nostre innovazioni ispirino i coltivatori di banane di tutto il mondo e contribuiscano a un settore più sostenibile".

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