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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lavoro

Il settore agroalimentare Ue ha dimostrato resilienza durante la pandemia di coronavirus

Secondo un report della Commissione il settore agricolo, nonostante la pandemia, ha un bilancio positivo. Inoltre, le prospettive future sembrano essere favorevoli

Il settore agroalimentare dell'Unione europea ha mostrato resilienza durante la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19. Questo è quanto si evince dalla prima edizione 2021 del report della Commissione “le prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell’Ue”. Sembra che la crescita delle vendite al dettaglio e il consumo domestico abbiano parzialmente compensato le perdite dovute alla chiusura del settore della ristorazione. Inoltre, con una domanda globale in crescita e con la riapertura dei servizi di ristorazione, prevista una volta che la campagna di vaccinazione sarà sufficientemente avanzata, le prospettive per i mercati agricoli dell'Ue sembrano essere più che favorevoli. L'edizione primaverile del rapporto di quest’anno presenta una panoramica dettagliata delle ultime tendenze e delle ulteriori prospettive per ogni branca del settore agroalimentare.

Colture arabili

Il report evidenzia che i prezzi di tutti i principali cereali sono aumentati, insieme al consumo globale. A causa della crescente domanda, la produzione dell'Ue in questo settore potrebbe aumentare del 5,3% rispetto all’ anno precedente. Inoltre, potrebbe salire del 3,4%, rispetto allo scorso anno, anche la produzione totale di semi oleosi, nonostante le difficili condizioni meteorologiche. Per quanto riguarda le colture proteiche, la produzione è cresciuta del 7,9% nel 2020/21 e potrebbe aumentare ulteriormente del 5,2% nel 2021/22, soprattutto a causa della domanda alimentare interna. Di contro, la produzione di zucchero è scesa notevolmente. Questo trend è dovuto principalmente a una diffusa malattia dell'ingiallimento in Francia. Per questo, dato che il consumo dovrebbe rimanere stabile, si potrebbe arrivare a una riduzione delle scorte.

Colture specializzate

Nel 2020/21, la produzione dell'olio d'oliva nell’Unione potrebbe raggiungere un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Anche il consumo sarebbe destinato a crescere, con un incremento del 3%. Grazie a questo e alle esportazioni, i prezzi dell'olio d'oliva potrebbero salire. Invece, per quanto riguarda il settore vitivinicolo, il report ha spiegato che la produzione di vino quest’anno dovrebbe rimanere stabile, mentre il consumo interno potrebbe aumentare del 2%. Con le esportazioni in aumento, questi sviluppi potrebbero portare a una riduzione delle scorte e a un migliore equilibrio di mercato del settore. Anche la produzione di mele rimane stabile ma, anche in questo caso è aumentato il consumo domestico. Per quanto riguarda la produzione e il consumo di arance, è stato registrato un incremento del'8% rispetto all'anno precedente.

Latte e latticini

La produzione di latte nel 2021 dovrebbe crescere dell'1% grazie a un aumento delle rese. Di contro, le mandrie da latte sarebbero destinate a diminuire. Per quanto riguarda formaggio e burro, le vendite al dettaglio sono salite notevolmente rispetto al periodo precedente al Covid-19. Inoltre, il consumo potrebbe aumentare dopo la riapertura del settore della ristorazione. In termini di produzione, questi alimenti dovrebbero assorbire il 21% del latte extra prodotto nel 2021. Il report stima che il consumo di prodotti lattiero-caseari freschi potrebbe scendere, ma comunque rimarrebbe al di sopra dei livelli pre-pandemia.

Carne

La produzione di carne bovina è diminuita dell'1,2% nel 2020 e dovrebbe continuare a diminuire 2021, nonostante la ripresa della domanda nella seconda metà del 2021 e ipotizzando una progressiva riapertura dei ristoranti. Per quanto riguarda il settore delle carni suine, la produzione è aumentata dell'1,2% nel 2020, trainata dalle esportazioni. Tuttavia, dopo due anni di crescita, le esportazioni diminuiranno a causa del lento recupero del settore della carne suina cinese dalla peste suina africana. Ciò porterà a una produzione leggermente inferiore nel 2021. La produzione di pollame invece è crsciuta dell'1% e si prevede che sostenga una crescita simile nel 2021. Nonostante il settore sia stato colpito dall'influenza aviaria in 18 paesi dell'Unione e nonostante la chiusura dei servizi di ristorazione, il mercato è rimasto stabile e crescerà con la ripresa delle esportazioni (bloccate a causa della malttia che ha colpito gli animali). Anche la produzione di carne di pecora e di capra è aumentata del 2% nel 2020. Tuttavia, si prevede una diminuzione dell'1% nel 2021, a causa del calo delle dimensioni dei greggi e del minor numero di macellazioni in Romania. La minore disponibilità di carne di pecora sul mercato interno potrebbe portare a un aumento dei prezzi.

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