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Sabato, 27 Aprile 2024
Ambiente&Clima

Gli europei preferiscono il cibo a km0 (e amano sempre più il biologico)

È quanto emerge dall'ultima indagine Eurobarometro. Per un cittadino su tre, è importante anche che il cibo sia prodotto rispettando l'ambiente e il benessere animale. Ma la priorità numero 1 è la sicurezza alimentare

L'87 per cento degli europei preferisce gli alimenti prodotti a livello locale. E se per 1 cittadino su 3 il benessere animale e il rispetto dell'ambiente sono temi importanti quando si parla di agricoltura e produzione di cibo, la priorità resta la sicurezza: per il 54% gli agricoltori dovrebbero fornire alimenti sicuri, sani e di elevata qualità. Mentre il 92% chiede all'Ue di "assicurare l'approvvigionamento stabile di generi alimentari". Una percentuale inevitabilmente gonfiata dalla pandemia di Covid-19 che ha messo a dura prova le filiere tra gli Stati membri. Sono questi i risultati dell'ultima indagine Eurobarometro sul'agricoltura. 

La filiera corta

Secondo l'indagine, i cittadini dell'Ue prediligono le filiere corte: per l'87% degli intervistati sono un elemento determinante nella scelta dei prodotti alimentari da acquistare. Per i cittadini è anche importante che il cibo sia prodotto nel rispetto delle tradizioni e delle competenze locali (87%) e che provenga da un'area geografica che conoscono (81%).

I cittadini danno poi molta importanza alla produzione biologica. Rispetto al 2017, è quasi raddoppiata la percentuale di cittadini che riconosce il logo dell'agricoltura biologica dell'Ue. "I cittadini ritengono che i prodotti biologici tendano a rispettare di più le norme specifiche sui pesticidi, i fertilizzanti e gli antibiotici (l'82% era d'accordo con questa affermazione), siano più ecosostenibili (81%) e siano prodotti con una maggiore attenzione al benessere degli animali (80%)", scrive la Commissione.

Sostegno agli agricoltori

Secondo l'indagine Eurobarometro, i cittadini dell'Ue riconoscono i numerosi modi in cui gli agricoltori danno il loro contributo alla società. Alla domanda su quali fossero le principali responsabilità degli agricoltori, le risposte più frequenti sono state:

  • fornire alimenti sicuri, sani e di elevata qualità (54%)
  • garantire il benessere degli animali d'allevamento (30%)
  • proteggere l'ambiente e combattere i cambiamenti climatici (27%).

Il 90% degli intervistati ritiene che rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare sia una priorità importante, e il 70% pensa che la PAC stia contribuendo al conseguimento di questo obiettivo. Circa la metà degli intervistati (il 51%) crede che garantire un tenore di vita adeguato agli agricoltori dovrebbe essere la priorità principale della Pac, la Politica agricola comune.

Per quanto riguarda il sostegno finanziario erogato agli agricoltori tramite la Politica agricola comune:

  • quasi la metà dei cittadini dell'Ue (47%) pensa che il livello di sostegno al reddito fornito agli agricoltori sia adeguato, mentre è notevolmente aumentata la percentuale di cittadini che lo ritiene troppo basso (nel 2020 il 39% degli intervistati era di questo parere, rispetto al 26% del 2017)
  • un numero sempre maggiore di cittadini ritiene che nei prossimi dieci anni il sostegno al reddito per gli agricoltori dovrebbe aumentare: nel 2020 il 56% era di questo parere, un aumento del 12% rispetto al 2017 e del 27% rispetto al 2007.

Agricoltura e ambiente nell'Ue

Il sondaggio mostra che le questioni ambientali, come la lotta ai cambiamenti climatici, la protezione delle risorse naturali e l'aumento della biodiversità, sono diventate sempre più importanti per i cittadini. Più della metà degli intervistati (52%) ritiene che la principale priorità della PAC debba essere la protezione dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.

L'Eurobarometro mostra inoltre che tra i cittadini vi è una crescente consapevolezza della relazione tra l'agricoltura e le questioni ambientali:

  • se da un lato il 42% degli intervistati considera l'agricoltura una delle principali cause dei cambiamenti climatici (nel 2010 solo il 29% era di questo parere), dall'altro la maggior parte (55%) ritiene che l'agricoltura abbia già dato un contributo significativo alla lotta contro il riscaldamento globale
  • la maggior parte dei cittadini (69%) concorda sul fatto che gli agricoltori dell'Ue devono cambiare il loro modo di lavorare per combattere i cambiamenti climatici, anche se ciò significa rendere il settore agricolo dell'Ue meno competitivo. Il 66% degli intervistati si dichiara disposto a pagare il 10% in più per prodotti agricoli con un'impronta di carbonio ridotta
  • circa sette europei su dieci ritengono che la Pac stia contribuendo alla gestione sostenibile delle risorse naturali (70%) e alla lotta contro i cambiamenti climatici (69%). La grande maggioranza degli intervistati (92%) è favorevole al fatto che l'Ue continui a erogare sovvenzioni agli agricoltori che attuano pratiche agricole benefiche per l'ambiente e il clima.


Garantire il futuro delle zone rurali

Dal sondaggio emerge che otto cittadini dell'Ue su dieci riconoscono l'importanza delle priorità della Pac in materia di sviluppo rurale:

  • secondo l'86% degli intervistati, incoraggiare i giovani a entrare nel settore agricolo è un obiettivo importante
  • l'86% riconosce l'importanza di stimolare gli investimenti, la crescita e le opportunità di lavoro nel settore agroalimentare
  • l'83% pensa che sia importante conseguire uno sviluppo territoriale equilibrato in tutta l'Ue
  • l'80% ha sottolineato l'importanza di sviluppare la ricerca e le soluzioni digitali per sostenere il settore agricolo e quello alimentare.

Alla domanda su quali aspetti delle zone rurali possano essere considerati "buoni", i cittadini hanno risposto:

  • ambiente e paesaggio (82%)
  • accesso ad attività ricreative e culturali (56%)
  • strutture scolastiche (54%).

Nel rispondere alla domanda sui cambiamenti avvenuti nelle zone rurali negli ultimi dieci anni, gli intervistati hanno evidenziato i seguenti elementi:

  • l'accesso a Internet ad alta velocità è l'aspetto in cui si sono riscontrati i maggiori miglioramenti (il 55% è d'accordo)
  • le opportunità lavorative sono il settore in cui c'è stato il peggioramento più significativo (42%) il 45% ritiene che la priorità principale della Pac dovrebbe essere stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro nelle aree rurali.
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