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Sabato, 27 Aprile 2024
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Come riciclare gli alberi di Natale? A Berlino li danno in pasto agli animali dello zoo

Abeti invenduti diventati cibo e gioco per renne, bisonti, orsi ed elefanti. Le donazioni aiutano il Parco, in difficoltà finanziaria a causa della pandemia

Alberi di Natale invenduti come merenda in Germania. Circa 200 abeti sono entrati nel menù degli animali dello zoo Tierpark di Berlino. Ad approfittarne sono state renne, elefanti, orsi e bisonti. L'idea alla base è quella di minimizzare i rifiuti, recuperando alberi che non sono stati acquistati durante le feste. Le donazioni, da parte di rivenditori limitrofi, sono anche un modo per supportare gli zoo, in sofferenza finanziaria dallo scoppio della pandemia a causa del crollo delle visite. Il gesto quindi è stato doppiamente apprezzato, visto i tempi di magra. "Le renne spingono le loro corna contro gli alberi, lanciandoli in aria. Si potrebbe dire che si tratta al tempo stesso di uno snack e di una specie di giocattolo", ha affermato Philine Hachmeister, portavoce del parco zoologico della capitale tedesca.

Non sono state solo le renne a divertirsi. Bisonti e stambecchi hanno sgranocchiato le foglie di abete, mentre gli elefanti si lanciavano alberi sulla schiena, mordicchiando le conifere. Lo zoo parla di un "festival dei sensi", dato che gli alberi forniscono "non solo una fonte di nutrimento per alcuni animali, ma agiscono anche come arricchimento" a causa della loro forma insolita e degli odori. Anche la sensazione di formicolio sulla lingua degli animali che entrano in contatto con le conifere sarebbe particolarmente apprezzata dagli ospiti. Per poter entrare nel menù, gli alberi di Natale invenduti non devono essere stati trattati con sostanze chimiche.

Un'idea simile l'ha avuta lo zoo di Praga, dove in settimana sei dozzine di abeti invenduti sono stati dati agli animali. Anche loro ne hanno approfittato per mangiare gli aghi o grattarsi la schiena sui rami. "Per gli animali, soprattutto per quelli che non sono strettamente erbivori, si tratta di un giocattolo più che di cibo, è un nuovo stimolo e un divertimento,", ha affermato Miroslav Bobek, direttore dello zoo della capitale della Repubblica ceca.

Altri metodi per riciclare gli alberi di Natale

Il problema degli alberi di Natale invenduti è trasversale in tutta Europa, dove i maggiori produttori sono Germania, Francia e Danimarca, con quest'ultima che esporta la maggior parte di ciò che coltiva, per un totale di circa 50 milioni di alberi all'anno secondo i dati del 2019. Per evitare sprechi e disboscamenti inutili, secondo gli esperti, l'opzione più sostenibile è quella di comprare un albero vero che abbia radici e che possa essere ripiantato nel nuovo anno. Gli acquirenti, inoltre, possono verificare la certificazione Fsc, la quale attesta che l'albero è stato ottenuto in modo sostenibile. Nell'ipotesi in cui si preferisca acquistare un albero artificiale, si consiglia di prenderne uno di seconda mano anziché comprarlo nuovo, in modo da ridurre la plastica nuova che entra nell'economia. Secondo il Carbon Trust, per rendere ecologica l'opzione dell'albero artificiale bisogna riutilizzarlo per almeno 10 Natali per mantenere il suo impatto ambientale inferiore a quello di un albero vero. Gli alberi artificiali, infatti, sono composti da una combinazione di materiali, quindi non possono essere riciclati e finiscono in discarica.

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