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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La cannabis no, i grilli sì: il rischio Ue per i cibi alla canapa

Bruxelles verso nuove regole che impediranno l’uso di Cbd per fare biscotti o tè aromatizzati. Proteste del settore: “Impossibile rinunciare a mezza pianta”

Dopo i passi avanti sul consumo alimentare di insetti nell’Unione europea, da Bruxelles potrebbe arrivare un nuovo stop a cibi e bevande a base di cannabis. La Commissione europea sarebbe infatti pronta, secondo quanto rivelato da Politico, a obbligare i produttori di canapa ad eliminare la parte della pianta contenente Cbd per la fabbricazione di derivati alimentari già privi delle sostanze responsabili dello ‘sballo’. Il cannabidiolo (Cbd) è infatti la sostanza non psicoattiva e da non confondere con il Thc, responsabile degli effetti psicotropi propri della cannabis. La notizia ha subito messo in allarme i produttori, che fanno notare come le regole proposte renderebbero il business della coltivazione di cannabis economicamente insostenibile. 

Senza poter vendere o usare foglie contenenti Cbd, gli agricoltori denunciano che dovrebbero sostanzialmente rinunciare a metà della pianta. Dietro alle nuove regole sui ‘novel food’ dell’Unione europea ci sarebbe una volontà di andare a restringere la ‘zona grigia’ delle norme relative al settore della coltivazione, trasformazione e consumo della canapa alimentare. Ma, fanno notare i rappresentanti del settore, molti coltivatori non sopravviveranno al nuovo ostacolo legale.

Le prime restrizioni alla coltivazione e al consumo di canapa sono cominciate con il trattato internazionale del 1961 che ha dichiarato la cannabis una sostanza narcotica soggetta a divieti in gran parte dell'Europa e degli Stati Uniti. Il programma di sovvenzioni Ue della Politica agricola comune ha permesso all'industria della canapa di continuare le sue attività in una zona grigia che prevede, dal 1999, una soglia massima di Thc per evitare gli effetti psicotropi. Da qui la nascita di prodotti 'cannabis light'.

Nel dicembre 1997, il comitato permanente dell’Ue per i prodotti alimentari ha stabilito che i fiori di canapa erano ingredienti alimentari. Una decisione che ha aperto la strada a un mini boom nella raccolta della canapa europea, alla quale è seguita un'impennata negli Stati Uniti dopo che una legge agricola del 2014 ha posto fine al divieto. Tra il 2011 e il 2018, la quantità di terra coltivata in Europa per la canapa è aumentata da 8.000 a 50.000 ettari.

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