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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La Germania a secco di birra: nel 2020 toccato il minimo storico di produzione

Secondo le prime stime, il crollo delle vendite nell'anno della pandemia è stato fino al 70%. Il direttore della Federazione tedesca dei birrai: "Situazione drammatica e senza precedenti nel Dopoguerra"

La pandemia lascia 'a secco' la Germania: nel 2020 la produzione di birra nel Paese è crollata a 8,7 miliardi di litri, il minimo storico dal 1994, con un calo del 5,5% su base annua. Il direttore esecutivo della Federazione tedesca dei birrai (Dbb), Holger Eichele, ha definito la situazione del settore "drammatica e senza precedenti nel dopoguerra" e, secondo i dati del Dbb, l'anno scorso, il fatturato dei birrifici tedeschi è crollato del 23 per cento. 

Le vendite di birra tedesca sono in calo da anni, soprattutto per una sensibilizzazione maggiore dal punto di vista della salute, e ora sono circa il 22,3 per cento in meno rispetto al 1993. Ma il calo dell'anno scorso è stato particolarmente forte. Come spiega DW, bar e ristoranti in Germania sono stati chiusi durante il lockdown da marzo a maggio e poi di nuovo all'inizio di novembre. Di conseguenza, le vendite sono diminuite anno su anno del 17,3% ad aprile e del 14,1% a novembre. Una ripresa si è avuta durante i mesi estivi, quando le restrizioni su bar e ristoranti sono state allentate, ma i principali eventi e festival in cui vengono solitamente consumate grandi quantità di birra, incluso l'Oktoberfest, sono stati cancellati. 

Per i birrifici tedeschi, le vendite sul mercato interno sono le più importanti, poiché rappresentano circa l'83% del totale. In questo caso, le vendite sono diminuite del 5,5 per cento a 7,2 miliardi di litri. Anche le esportazioni di birra tedesca all'interno dell'Ue hanno sofferto nel 2020: sono scese del 13,1% a 778,2 milioni di litri. Di segno opposto le esportazioni verso le nazioni extra Ue: aumentate del 3,7% a 725,3 milioni di litri (192 milioni di galloni). Come per il vino, i birrifici più legati a eventi e al settore gastronomico sono quelli che hanno registrato le maggiori perdite, con un crollo delle vendite che in alcuni casi ha raggiunto fino al 70% del fatturato. E' andata un po' meglio a quelli che si rivolgono per lo più alla grande distribuzione. Per questo, l'associazione ha chiesto al governo federale una assistenza "mirata e decisa".


 

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