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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Le organizzazioni agricole di base lasciano il Summit Onu per il cibo: "Comandano le corporations"

Via Campesina chiede al Consiglio Ue di fare chiarezza sul Vertice dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite (Unfss), accusato di non rispettare i criteri di trasparenza e legittimità

L'organizzazione degli agricoltori European Coordination Via Campesina (Ecvc) ha espresso "profonda preoccupazione" per il processo che ritiene “non trasparente e illegittimo” che circonda la progettazione del vertice dei Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite (Unfss). Le accuse contro il summit, che sono giunte in una lettera indirizzata ai responsabili politici e ai rappresentanti del Consiglio dell'Ue coinvolti nell’evento, riguardano soprattutto il fatto che tra i promotori e gli organizzatori ci siano alcune “delle corporation responsabili del degrado dello stato ambientale del Pianeta”.

L’accusa

“Il vertice, che non è stato ancora convocato dagli Stati membri delle Nazioni Unite né convalidato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha sollevato gravi preoccupazioni tra le organizzazioni della società civile e le organizzazioni di produttori alimentari”, ha spiegato nella lettera l'associazione. “L'iniziatore e partner principale del summit è il World Economic Forum (Wef), che riunisce le società più ricche e potenti del mondo, le principali responsabili non solo di ingenti problemi ambientali, ma anche dell'aumento delle disuguaglianze e dell'insicurezza alimentare”, ha accusato Via Capmesina, secondo cui “le organizzazioni della società civile e in particolare le organizzazioni di produttori alimentari sono state totalmente escluse dalla progettazione del vertice, come la grande maggioranza degli Stati membri delle Nazioni Unite”. “Ciononostante, attualmente l'Ue e altri Paesi europei sostengono concretamente l'evento”, ha spiegato l’organizzazione nella lettera.

Il passo indietro

L’organizzazione ha annunciato che “noi come European Coordination Via Campesina non vediamo altra opzione che non partecipare a questo summit perchè non daremo legittimità a uno spazio così antidemocratico e poco trasparente”. Per questo chiedono che "il Consiglio europeo sviluppi chiaramente una strategia per tornare a un funzionamento multilaterale, come concordato dagli Stati”, in modo da “impedire qualsiasi seguito al vertice e assicurarsi che le agenzie e il Comitato per la sicurezza alimentare mondiale (Cfs) rimangano gli spazi centrali per le discussioni e la governance sull'alimentazione e l'agricoltura”.

Il summit

Il vertice, convocato dal segretario generale delle Nazioni Unite, "mira a lanciare nuove e audaci azioni per trasformare il modo in cui il mondo produce e consuma cibo” ha spiegato l’Onu. Il summit dovrebbe svolgersi a margine dell'Assemblea generale del 2021 e sarà guidato da cinque percorsi d'azione:

  • Garantire l'accesso a cibo sicuro e nutriente a tutti
  • Transizione a modelli di consumo sostenibili
  • Aumento di produzione positiva per la natura
  • Promozione di mezzi di sussistenza equi
  • Costruzione di resilienza a vulnerabilità, shock e stress

Il summit, come spiegano le Nazioni Unite, dovrebbe riunire attori chiave del mondo della scienza, degli affari, della politica, della sanità e del mondo accademico, nonché agricoltori, popolazioni indigene, organizzazioni giovanili, gruppi di consumatori, attivisti ambientali e altre parti interessate chiave allo scopo di apportare cambiamenti tangibili e positivi ai sistemi alimentari mondiali.

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