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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La legge europea per ridurre i pesticidi rischia di saltare (anche) nel 2023

Scontro tra la commissione Ambiente e quella Agricoltura. Centro-destra la ostacola, mentre i Verdi spingono per la sua approvazione

Negoziati talmente lenti che potrebbero bloccare l'ambiziosa proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei pesticidi (Sur). Questa normativa, con cui l'Unione europea mira a dimezzare l'uso dei pesticidi entro il 2030, dovrebbe raccordarsi alla strategia Dal campo alla tavola (Farm to Fork), che ha stabilito i pilastri della nuova politica alimentare europea. Estremamente contestata da organizzazioni agricole e dai gruppi parlamentari di destra e centro-destra, il fascicolo ha progredito a tratti, dovendo affrontare anche gli ostacoli posti dai ministri dell'Agricoltura degli Stati membri, capaci di bloccare i negoziati sostenendo di voler ottenere ricerche scientifiche ulteriori rispetto a quelle già valutate dai funzionari di Bruxelles.

Le date

Il 15 marzo sarebbe stato raggiunto l'accordo tra le commissioni Agricoltura (Agri) e Ambiente (Envi) del Parlamento europeo. Entrambe vantano competenze su parti del dossier. Le date chiave sarebbero due: una votazione a luglio da parte della commissione Agricoltura mentre a settembre è previsto il voto da parte dei membri di Envi. Il voto finale dovrebbe cadere nella prima plenaria fissata dal 2 al 5 ottobre a Strasburgo.

Riduzioni drastiche

"È vero che c'è un accordo sul programma", ha confermato ad Euractiv l'ufficio dell'eurodeputata dei Verdi Sarah Wiener, relatrice del fascicolo per la commissione per l'ambiente. Nonostante il patto sulle votazioni, sembrano restare intatte le distanze tra le due commissioni, che hanno affrontato il dossier con approcci molto diversi, generando tensioni difficili da allentare. I deputati membri di Envi spingono per obiettivi e scadenze più ambiziosi. La relatrice Wiener ha proposto tagli pari all'80% delle sostanze chimiche più pericolose, mentre l'esecutivo europeo nella sua proposta si era fermato al al 50%.

Gli ostacoli della destra

La commissione agricoltura, guidata dal conservatore Norbert Lins del Partito popolare europeo sta provando a rallentare i lavori, avvertendo che le riduzioni dei pesticidi potrebbero comportare conseguenze drastiche per la sicurezza alimentare della cittadinanza. Tutto il centro-destra del Ppe conduce una campagna contro la proposta Sur, al fine di tutelare le grandi aziende agricole, tradizionalmente più vicine alle posizioni dei conservatori. I Verdi, contestando i rischi per la sicurezza alimentare, sostengono invece che senza una drastica riduzione dei pesticidi e l'adozione di pratiche agroecologiche sarà impossibile garantire cibo a lungo termine. I rischi concreti proverrebbero da terreni ormai eccessivamente stressati da pratiche intensive, nonché da suoli ed acque inquinate da sostanze chimiche difficili da smaltire anche a distanza di anni.

La procedura non si ferma però in Parlamento, dato che dal momento del voto in plenaria sarà necessario avviare i negoziati con il ministri degli Stati membri. Questi ultimi, richiedendo un'ulteriore valutazione d'impatto, hanno provato a trascinare il dossier alle calende greche. Le discussioni rischiano quindi di slittare al 2024, quando scadrà il mandato dell'attuale Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen nonché a pochi mesi da una tornata elettorale destinata a modificare la composizione del Parlamento europeo. Secondo una fonte, i colloqui inter-istituzionali dovrebbero chiudersi intorno al febbraio 2024. A quel punto i negoziati sui fascicoli non potranno proseguire ulteriormente.

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