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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ambiente&Clima

L'appello degli scienziati all'Ue: "Basta promuovere il consumo di carne in Europa"

Sessanta donne e uomini di scienza hanno scritto alla Commissione chiedendole di spostare i finanziamenti per campagne pubblicitarie in modo da sostenere diete vegetariane e più sostenibili

Un gruppo di oltre 60 scienziati di diverse nazioni ha chiesto alla Commissione europea di spostare i suoi finanziamenti per la promozione del consumo di prodotti animali e sostenere invece diete più sostenibili a base vegetale. Tra loro c'è la nota etologa e ambientalista Jane Goodall, messaggera di pace delle Nazioni Unite e fondatrice del Jane Goodall Institute, un'organizzazione mondiale per la conservazione della fauna selvatica e dell'ambiente con sede a Vienna, in Virginia.

In una lettera indirizzata all'esecutivo comunitario gli scienziati osservano che proprio la strategia europea Farm to Fork, per un sistema alimentare più sano e più sostenibile dal punto di vista ambientale, e il piano Beating Cancer riconoscono la necessità di passare a diete più ricche di vegetali.   Eppure, sottolineano, negli ultimi anni la Commissione ha speso quasi un terzo del suo budget annuale di 200 milioni di euro per promuovere i prodotti agricoli nella pubblicità di alimenti derivanti da animali, in alcuni casi finanziando fino all'80 per cento dei costi delle campagne di marketing. Alcune di queste campagne hanno esplicitamente mirato a invertire un declino nei consumi o a sostenere la crescita del consumo di carne. "Questa politica ha bisogno di una riforma in modo che si supporti la salute pubblica, la protezione dell'ambiente e il benessere degli animali invece di metterli a rischio", afferma la lettera.  

"Le recenti politiche alimentari e contro il cancro mostrano che la Commissione europea comprende bene la necessità di un passaggio dai prodotti animali a diete più ricche di vegetali, ma la sua politica per il finanziamento degli annunci alimentari non riflette ancora questo intento, e quindi è importante che questi messaggi contrastanti vengano allineati”, ha sostenuto Goodall. L'ambientalista ha perciò chiesto a Bruxelles “di riformare la sua politica di promozione dei prodotti agricoli in modo che fornisca sostegno e incentivi per il passaggio cruciale a diete maggiormente a base vegetale in Europa”, e questo, ha aggiunto, “andrà a beneficio delle persone, degli animali e del pianeta”.

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