rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Filiera

L'olio extravergine non teme crisi, nel mondo aumentano vendite ed export

Secondo le previsioni sul lungo periodo il suo mercato arriverà a valere oltre 1,8 miliardi di dollari entro il 2026

Il 2020 è stato un anno terribile per l'economia a causa della pandemia di coronavirus, ma c'è un prodotto che a quanto pare non teme crisi: l'olio extravergine di oliva. I suoi consumi sono cresciuti sia in Italia (+7,4%) sia sul fronte dell'export globale (+15,6%) e intraeuropeo (+24,7%), e secondo le previsioni sul lungo periodo il mercato dell'Olio extravergine arriverà a valere oltre 1,8 miliardi di dollari entro il 2026 (in crescita rispetto ai 1465 del 2020).

Come riporta AskaNews ad affermarlo è un recente report della Commissione europea che, per quanto riguarda l'Europa, ha registrato un +15,6% nelle esportazioni verso i paesi extraeuropei fra ottobre 2019 e settembre 2020, in particolare verso Australia (+37,5%), Brasile (+31%) e Canada (+28,1%). Relativamente all'Italia, invece, fra ottobre 2019 e agosto 2020 le esportazioni intraeuropee sono aumentate del 24,7%. Un export dinamico quindi che, insieme al +7,4% di vendite alla Grande distribuzione organizzata dei primi undici mesi del 2020 registrate dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), ha compensato le perdite dovute alla chiusura del canale della ristorazione. Ma quali sono le previsioni del mercato dell'Olio extravergine per l'anno in corso? In Italia non delle migliori, almeno in termini di quantità: l'Ismea ha registrato un calo della produzione del 30% rispetto allo scorso anno. I motivi sono da ricercarsi nelle anomalie climatiche e nella Xylella che hanno devastato gli ulivi del Sud e in particolare della Puglia, regione responsabile del 51% della produzione italiana.

Tuttavia, il clima più mite che si è registrato nel Nord della Penisola nel 2020 ha permesso di assistere a incrementi sostanziali per quanto riguarda alcune regioni settentrionali e centrali come Toscana (+31%), Umbria (+70%) e Liguria (+100%), a testimonianza del fatto che quando si tratta di agricoltura è fondamentale adattare le coltivazioni al clima. E se la quantità non è eccelsa, non si può dire altrettanto della qualità: l'olio extravergine d'oliva, infatti, è un grasso liquido estratto dalle olive, coltura tradizionale del bacino del Mediterraneo, ed è l'unico olio da cucina prodotto senza l'uso di agenti chimici e raffinazione industriale. "Le proprietà benefiche dell'Olio extravergine sono legate principalmente alla sua composizione”, ricorda Alice Parisi, biologa nutrizionista, secondo cui “l'alta concentrazione di polifenoli e tocoferoli, infatti, contrasta l'ossidazione delle macromolecole biologiche, ovvero Dna, proteine e lipidi, e aiuta a prevenire cancro, diabete e numerose malattie cronico-degenerative. Io ne raccomando il consumo a crudo, in quanto le alte temperature degradano i composti dell'Olio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'olio extravergine non teme crisi, nel mondo aumentano vendite ed export

AgriFoodToday è in caricamento